(DIRE) Roma, 20 feb. - Al via a Roma il progetto 'Proton4Life' per la creazione del primo polo per la cura dei tumori grazie alla protonterapia, inserita nei nuovi LEA, di cui potranno beneficiare non solo i pazienti del Lazio, ma anche del Centro e Sud Italia e destinato a diventare punto di riferimento per la cura dei tumori in tutto il bacino del Mediterraneo.
A darne l'annuncio il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti insieme al responsabile della cabina di regia per la Sanita' del Lazio, Alessio D'Amato, il direttore generale Irccs Ifo-Regina Elena, Francesco Ripa di Meana e il direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli, Marco Elefanti.
La protonterapia e' una tecnica oncologica radioterapica di precisione che consente di effettuare trattamenti piu' efficaci e meno tossici sui tumori complessi che ad oggi non si possono trattare con le tecnologie convenzionali. Grazie alle proprieta' fisiche dei protoni, la protonterapia permette, rispetto alla radioterapia convenzionale con fotoni, di rilasciare la dose con estrema precisione sul tessuto tumorale e, conseguentemente, di irradiare il tumore con dose piu' elevata, riducendo l'esposizione e quindi i danni radio indotti sui tessuti normali. Il trattamento radiante viene utilizzato per curare diverse patologie, in particolare e' fortemente indicata per il trattamento dei tumori situati vicino ad organi vitali o in aree particolarmente sensibili alla tossicita' dei raggi fotonici, come quelli del cervello o della spina dorsale, oppure tumori a geometria complessa, come quelli del distretto testa-collo, o ancora tutti i tumori che sviluppano radioresistenza, cioe' non rispondono piu' alla radioterapia, ma soprattutto nelle neoplasie pediatriche. E anche tutti casi che non hanno attualmente altre opzioni di cura.
L'innovativo e ambizioso progetto di trattamento oncologico all'avanguardia promosso e sostenuto dalla Regione Lazio, il centro Proton4Life vede l'unione di tre eccellenze italiane in ambito scientifico e sanitario come l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) e la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli. È un primo esempio di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, che andra' ad arricchire il mosaico della nuova sanita' della Regione Lazio e che coniuga alta qualita' assistenziale, innovazione tecnologica, ricerca clinica e appropriatezza delle prestazioni.
Il progetto Proton4Life prevede l'affiancamento di nuovi macchinari all'apparecchiatura clinica gia' in fase di allestimento, che richiedera' la realizzazione di 4 bunker (sale di trattamento) da realizzare in quattro anni, l'installazione di macchinari di ultima generazione per i trattamenti tumorali con protoni, sessanta milioni di investimento privato e 54 milioni di investimento pubblico, per la cura e il trattamento di un potenziale di circa 2.300 pazienti per anno a regime e il coinvolgimento di personale specializzato pari ad almeno 120 unita'.
Data l'effettiva richiesta di tale terapia, sottolineata anche dall'inserimento da parte del Ministero della Salute della protonterapia nei LEA, la Regione Lazio ha recepito e risponde reattivamente a tale domanda. Con Proton4life la Regione Lazio prosegue nel piano di sviluppo del proprio modello di salute pubblica, promuovendo le soluzioni altamente tecnologiche e le collaborazioni tra pubblico e privato. Seguendo questi principi la Regione si colloca tra i modelli di servizio sanitario territoriale piu' virtuosi e piu' all'avanguardia in Italia e all'estero.
I primi due impianti verranno realizzati al Policlinico Gemelli. Il funzionamento e consolidamento degli impianti realizzati dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli porteranno non soltanto all'estensione progressiva dei trattamenti ad un sempre maggiore numero di pazienti ma anche alla formazione del personale dell'IRE. Nel 2020 il primo Centro andra' in funzione al Gemelli e poi nel 2025 Proton4life sara' completamente realizzato e operativo con una equipe integrata di specialisti ed "e' destinato a diventare punto di riferimento per il Centro Sud Italia e i Paesi del Mediterraneo", ha spiegato D'Amato.
La dislocazione delle due strutture del Gemelli e dell'IRE, rispettivamente nelle zone nord e sud di Roma consentira' anche una omogenea presenza nella citta'.
ZINGARETTI: PROTON PIÙ IMPORTANTE INNOVAZIONE ULTIMO DECENNIO - "Oggi e' stata presentata, insieme con l'Ifo e il Gemelli, la piu' importante innovazione del Ssr degli ultimi anni, forse dell'ultimo decennio. Un investimento congiunto di circa 120 milioni sulla protonterapia, su una terapia avanzatissima di lotta ai tumori che in Italia esiste solo in due altri centri al Nord, e che rappresenta davvero la nuova frontiera della lotta ai tumori". A dirlo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"Questo e' possibile finalmente- ha aggiunto- perche' esistono reti di cure, si collabora nel Sistema sanitario regionale, ci sono investimenti finanziari che si possono fare. Il tema dunque non e' solo resistere ma ricostruire e lanciare nuove sfide.
Grazie dunque all'Ifo e al Gemelli per questa collaborazione, veramente si apre una nuova stagione. Una delle tragedie del nostro sistema sanitario e' la mobilita' passiva, la collocazione di questa eccellenza nel nostro sistema provochera' anche una mobilita' attiva, perche' saremo attrattivi per tutta una serie di patologie che vivono in altre regioni. Questo- ha specificato Zingaretti- e' il modo piu' concreto per dire che l'uscita dal commissariamento, non e' solo chiacchiere, ma l'apertura di una nuova stagione di ricostruzione. La sinergia tra pubblico e privato significa che nel Ssr le eccellenze non si fanno piu' la guerra o competono senza parlarsi. Invece dialogano e unite offrono il meglio. Nel Lazio non erano mai esistite le reti di cura. Oggi esistono, individuano nel Gemelli e nell'Ifo due hub di qualita' per le cure oncologiche e rispetto alla necessita' di fare un salto in avanti lo si fa insieme e si e' piu' forti. Le equipe lavoreranno insieme, il Registro tumori che abbiamo istituito sara' uno strumento potente. Questo significa veramente operare per il bene comune", ha concluso Zingaretti.
(Wel/ Dire)