(DIRE) Roma, 20 feb. - "Ormai da oltre un anno i medici del Pronto Soccorso, pur continuando a svolgere regolarmente la trasmissione dei certificati di infortunio all'INAIL, attivita' che comporta un impegno ulteriore a quello gia' oneroso della propria professione, non ricevono il giusto e concordato riconoscimento economico. Tutto questo nonostante l'INAIL avesse stipulato una apposita convenzione con le rappresentanze sindacali mediche sia sulle modalita' di trasmissione dei certificati di infortunio sia sulla retribuzione dovuta ai medici del SSN, rinforzata dalla successiva circolare n. 10 del 21 marzo 2016 che esonerava i datori di lavoro dall'invio dei certificati, dato che l'onere (come concordato) e' della struttura sanitaria che li rilascia". Cosi' la Cisl medici.
"Anche il Ministero della Salute- continua la nota- ha espresso il parere che il medico certificatore ha diritto al pagamento dei certificati per infortuni sul lavoro inviati on line alla stessa Inail, trattandosi di prestazioni sanitarie fuori Lea e quindi propedeutiche alla corresponsione dell'indennizzo di competenza della stessa Inail".
La CISL Medici, "in considerazione del fatto che la mancata retribuzione del lavoro svolto comportera' inevitabilmente ripercussioni spiacevoli e svantaggiose, ha chiesto al Presidente dell'INAIL un incontro urgente per definire e chiarire una volta per tutte l'annoso problema sul pagamento delle certificazioni per infortuni sul lavoro INAIL, che coinvolge utenti e professionisti. Tale richiesta nasce dal fatto che i medici del sistema dell'emergenza-urgenza, sempre piu' in affanno, hanno rispettato comunque l'accordo stipulato con INAIL, avendo un'ottica collaborativa ed essendo sempre attenti all'interesse dell'utente, in questo caso dell'infortunato, nonostante sistematicamente le retribuzioni fossero elargite, anche in passato, con un ritardo medio di almeno un semestre".
(Wel/ Dire)