(DIRE) Roma, 14 feb. - "Non si e' ancora svolto ma gia' e' accompagnato da molte polemiche il Convegno 'Le nuove frontiere della biologia', organizzato per il prossimo due marzo a Roma per festeggiare il cinquantenario dell'Ordine dei Biologi. Alcuni dei relatori, infatti, sono noti per le loro posizioni 'no-vax'.
Della vicenda si e' interessato, dopo i nostri media nazionali, anche il British Medical Journal". Cosi' in un comunicato la Fnomceo.
"Il medico deve attenersi, nell'esercizio della sua professione ma anche nel suo ruolo sociale, alle migliori evidenze scientifiche disponibili. Deve farlo- commenta il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli- anche in osservanza delle norme di legge, come chiaramente ribadito dagli ultimi provvedimenti approvati dal Parlamento italiano. Deve farlo per dovere deontologico: 'in scienza e coscienza' e, come recita oggi il Codice di Deontologia Medica, nel rispetto delle migliori evidenze scientifiche disponibili. Deve farlo per senso etico, non solo nei confronti dei pazienti ma dell'intera societa'. Gli Ordini professionali- continua- organizzano convegni, campagne di informazione, corsi di aggiornamento. I rappresentanti di tali enti devono sempre tenere presente che gli Ordini sono preposti dalla legge a tutela della qualita' della professione e del diritto alla salute. La salute si tutela, infatti, anche con la diffusione di un'informazione trasparente e veritiera".
"Non sappiamo- prosegue Anelli- se nel convegno dell'Ordine dei Biologi si affrontera' il tema dei vaccini. Auspichiamo che in tale consesso vengano diffuse informazioni che tengano conto del metodo applicato dalla ricerca scientifica, ossia di fatti osservabili, misurabili e riproducibili e che ci si affidi nella divulgazione alla pubblica opinione a tali evidenze. Oggi, purtroppo, riscontriamo un calo delle coperture vaccinali ed il conseguente aumento di casi di malattie infettive e del loro carico di complicanze e di mortalita'. La scienza deve essere per la societa' un riferimento certo a tutela della salute individuale e pubblica. I grandi risultati in questo settore ottenuti nel tempo sono il miglior presupposto per confermare il ruolo guida della Scienza nella societa'. Pertanto, le informazioni diventano veicolo di divulgazioni delle verita' scientifiche e quindi- conclude- devono essere chiare e trasparenti per evitare che si possa speculare sulle emozioni, sulle paure, sulle speranze, sui desideri della gente".
(Wel/ Dire)