(DIRE) Roma, 6 feb. - "Con la ricorrenza del 6 febbraio, si vuole ripercorrere il progresso compiuto nel contrasto alle MGF. Analizzare l'impegno delle comunita' internazionali a perseguire lo sviluppo sostenibile della salute di genere, come affermato dall'obiettivo 5 dei Sustainable Development Goals (SDG) lanciati dalle Nazioni Unite nel 2015. Illustrare inoltre le attivita' realizzate dall'Istituto San Gallicano e Regina Elena, di collaborazione clinico-scientifica in vari Paesi Terzi, anche alla luce del Progetto di Collaborazione scientifica con le Universita' dell'Etiopia e del Kurdistan, recentemente approvato dalla Regione Lazio. Per riflettere sull'applicazione reale dei Goals ONU e consentire la tutela della salute della donna e delle bambine ecco il seminario "La salute e la tutela della donna: per il contrasto alle MGF", al Centro Congressi Multimediale Ifo.
"Secondo l'ultimo Rapporto dell'OMS del 2016, sono oltre 200 milioni le donne e bambine sottoposte a qualche forma di MGF e oltre 3 milioni le bambine a rischio di essere mutilate ogni anno nel mondo. Le MGF- spiega la nota- sono state messe al bando dall'Organizzazione Nazioni Unite nel 2012 quali violazione dei diritti umani e abuso irreversibile dell'integrita' fisica di donne e bambine. Sebbene molti Paesi abbiano approvato leggi che ne proibiscono l'esecuzione, ancora in molti villaggi, sono troppe le bambine sottoposte alla terribile pratica".
"L'Istituto San Gallicano, insieme all'Istituto Regina Elena- dichiara Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale IFO, in particolare in Africa dove ha promosso varie attivita' e la nascita di diversi ospedali per fronteggiare tale fenomeno- e' da sempre attento alle problematiche di salute delle donne straniere. Oggi confermiamo il nostro impegno nel contrasto di tale pratica nei paesi interessati al fenomeno e anche in Italia, anche come riferimento per molti operatori sanitari. Questo impegno si colloca nella particolare attenzione che rivolgiamo quotidianamente alla salute delle donne".
"Crediamo nell'importanza della tutela della salute femminile- ha ribadito Branka Vujovic, Direttore Sanitario IFO- e lo conferma la recente attivazione del Gruppo di Coordinamento Aziendale -IFO sulla promozione della Salute di Genere, che ha proprio la finalita' di favorirne la cultura, sviluppare soluzioni innovative di accesso ai servizi, anche attraverso la collaborazione con network Istituzionali italiani e internazionali".
"L'impegno del San Gallicano e' sempre stato nella direzione di salvaguardia dell'integrita' psicofisica di queste bambine- ha dichiarato Aldo Morrone- attraverso una rete di accordi clinici e scientifici con le principali universita' dello Stato del Tigray in Etiopia. Da oltre 30 anni siamo presenti con medici e operatrici sanitarie nelle aree remote rurali come ad Adigrat, Sheraro e a Makalle', dove svolgono un importante attivita' di formazione. Abbiamo inoltre avviato programmi di riqualificazione delle operatrici di MGF, attraverso corsi che permettono loro di entrare nello staff di operatrici sanitarie di base nei diversi distretti del continente africano e medio-orientale, facendo cosi' cessare la loro attivita' di mutilazione delle bambine.
Inoltre- conclude Morrone- continua l'impegno a diffondere la cultura di riti di Passaggio Alternativi, che in pochi anni hanno salvato oltre 10 mila ragazze in Etiopia e in Eritrea in particolare".
(Wel/ Dire)