(DIRE) Roma, 1 feb. - "In questa legge resta il rammarico nel non aver riconosciuto il concetto della liberta' del medico". Lo ha detto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito all'entrata in vigore della legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) grazie alla quale ciascun cittadino potra' redigere e depositare un proprio biotestamento.
"E' comunque un'ottima legge- ha proseguito Anelli- perche' consente ai cittadini di poter esprimere in maniera chiara le proprie volonta' e si inserisce in un contesto che la professione considera importante come l'alleanza terapeutica tra medico e cittadino. Gia' il codice deontologico aveva richiamato il rapporto con il cittadino sulle Dat considerando queste come un'assoluta prerogativa del cittadino e una volonta' da parte dei sanitari di rispettarle in ogni caso".
(Wel/ Dire)