(DIRE) Roma, 26 apr. - Non si ferma la violenza nei confronti di medici e operatori sanitari. Nel 2017 si sono verificate 41 aggressioni al 118, 320 negli ambulatori, 20 nelle case di riposo, 400 nei reparti di degenza, 37 in assistenza domiciliare, 456 al pronto soccorso, 72 negli ambulatori Spdc, 62 in terapia intensiva, 11 nei penitenziari. In particolare, il 60% degli atti di violenza contro i medici hanno riguardato minacce verbali, il 20% percosse, il 10% aggressioni a mano armata (con corpi contundenti, coltelli o pistole), il 10% atti di vandalismo. Le aggressioni registrate ogni anno sono 1.200 (con una media di 3 al giorno), che nel 68% sono a danno di donne e nel 32% di uomini. È quanto ha fatto sapere il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, nel corso della conferenza stampa di presentazione della convenzione firmata oggi nella Capitale dall'Omceo Roma e dall'Associazione stampa Romana, con l'obiettivo di combattere le aggressioni (fisiche o verbali) nei confronti degli operatori sanitari e dei giornalisti.
"Nel Lazio questo fenomeno assume dimensioni particolarmente allarmanti- ha detto poi Magi- per questo come Ordine di Roma abbiamo convocato per il prossimo 7 maggio un primo incontro con il commissario ad acta della Regione Lazio e i dg delle varie aziende e strutture sanitarie, per affrontare insieme il grave problema delle aggressioni". Quanto all'aggressore, nel 49,28% dei casi riguarda un paziente, nel 30,62% un parente, nell'8,13% un utente casuale e nell'11,96% sia un paziente sia un parente. Per quanto riguarda le prognosi di medici e operatori dopo l'aggressione, invece, il "32% ha avuto 3 giorni di prognosi- ha proseguito il presidente Omceo Roma- il 25,33% 7 giorni, il 18,67% 15 giorni, il 10,67% 30 giorni, il 5,33% 60 giorni, il 2% 90 giorni e il 6% oltre 3 mesi di prognosi". Le giornate lavorative perse per atti di aggressione sono quindi in continuo aumento dal 2014, che ne ha segnate 1.522, al 2017 che ne ha viste perse 3.783, con relativo danno al Sevizio sanitario nazionale. "Il costo annuo stimato a carico del Ssn nazionale a causa delle aggressioni- ha infine concluso Magi- nel 2017 e' stato di 30.056.750,00 euro".
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(Wel/ Dire)