(DIRE) Roma, 26 apr. - Le aggressioni, sia verbali sia fisiche, nei confronti di medici e giornalisti sono un fenomeno che ogni giorno acquista dimensioni e caratteristiche sempre piu' preoccupanti, per cui spesso svolgere queste professioni puo' essere pericoloso. Sia gli uni sia gli altri, infatti, pagano il prezzo di una semplificazione dell'informazione (soprattutto in ambito sanitario) e di un crescente disprezzo delle competenze che riguarda entrambe le categorie. Per questo l'Ordine dei Medici di Roma e l'Associazione stampa Romana hanno dato il via oggi nella Capitale ad un protocollo d'intesa, che li vede impegnati insieme per regolare i rapporti reciproci e creare un terreno comune di confronto e di ascolto. In particolare, contro le fake news e per una corretta informazione, sara' creato una sorta di gruppo di esperti 'di pronta risposta', con un filo diretto tra medici e giornalisti. A firmare il documento il presidente dell'Omceo Roma, Antonio Magi, e il segretario dell'Asr, Lazzaro Pappagallo.
"Il protocollo firmato oggi- ha spiegato all'agenzia Dire Magi- serve proprio per creare un gruppo di pronta risposta da parte dell'Ordine dei medici dedicato alle richieste dei giornalisti per quanto riguarda le notizie che vengono pubblicate in ambito sanitario. È come se diventassimo un punto di riferimento per gli esperti della comunicazione contro le fake news, per capire se cio' che si ha intenzione di scrivere ha una corretta applicazione rispetto alla realta'. Cosi' come i casi che riguardano la malasanita': i giornalisti anche in questa occasione potranno avere informazioni giuste ed evitare di scrivere un articolo improprio". Ma quanto puo' incidere una cattiva informazione sulla violenza che sempre piu' spesso viene perpetrata nei confronti dei medici? "Moltissimo- ha risposto Magi- anche per questo va creato un meccanismo di giusta informazione, per evitare di creare quell'esasperazione da parte dei pazienti".
La convenzione tra Omceo Roma e Asr, dunque, pone le condizioni per costruire un rapporto stabile (per ora di durata annuale) tra due categorie professionali importanti. "Quella fondamentale dei medici- ha proseguito Pappagallo- che ci consentono di stare in buona salute, e quella dei giornalisti, collegata alla qualita' della democrazia del nostro Paese, che dipende dalla nostra capacita' di essere liberi di poter scrivere bene le notizie. E scriverle in un settore delicato come quello sanitario e' ancora piu' importante, quindi dobbiamo riuscire a creare meccanismi informativi comuni, in cui ci si confronta sui grandi temi, e una specie di task force immediata, che predisporremo tra poco, con la quale il collega potra' rivolgersi immediatamente al medico dell'ordine e avere la risposta esatta rispetto al dubbio che ha".
Grazie all'accordo tra le due categorie, in sostanza, verra' messo a disposizione un numero stabile di professionisti dall'ufficio stampa dell'Ordine dei medici che fara' da smistamento rispetto alle richieste che arriveranno dai giornalisti, in modo che in tempi rapidi si sara' richiamati dal medico di riferimento. "Vogliamo pero' creare anche uno sportello diretto con qualche numero di riferimento- ha infine concluso Pappagallo- per cui sapremo di poter contare subito su due o tre medici a disposizione che ci diranno qual e' la verita' scientifica su uno specifico tema".
(guarda la video intervista ad Antonio Magi)
(guarda la video intervista a Lazzaro Pappagallo)

(Wel/ Dire)