(DIRE) Roma, 13 apr. - La Sanita' e' uno strumento di cooperazione che favorisce la conoscenza tra i popoli, le culture e le religioni e il loro avvicinamento: con questa premessa l'Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI), la Confederazione Internazionale Unione Medica Euro-mediterranea-UMEM, le Comunita' del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e il Movimento Internazionale "Uniti per Unire" con le realta' aderenti, hanno siglato un protocollo di intesa con l'Universita' UNICAMILLUS di Roma, Saint Camillus International University of Health Sciences.
Nello specifico, tra i principali punti dell'accordo siglato dal Prof. Foad Aodi, medico fisiatra, Fondatore di AMSI e UMEM e Presidente di Uniti per Unire, e Gianni Profita, Rettore di UNICAMILLUS: promuovere l'attivita' congiunta e l'offerta formativa dell'Ateneo nei Paesi Arabi, Africani, Euromediterranei e Sudamericani; incoraggiare la ricerca scientifica sulle patologie piu' emergenti, anche attraverso insegnamenti innovativi con il coinvolgimento di medici internazionali di Amsi e Uniti per Unire; sostenere la cooperazione internazionale; favorire lo scambio socio-sanitario, i gemellaggi, gli stage e l'uso della telemedicina; progettazione, sviluppo ed erogazione di corsi e conferenze di carattere scientifico per l'aggiornamento professionale.
"È un accordo molto importante che rafforza la nostra missione per la costruzione di ponti di dialogo interculturale e interreligioso tra l'Italia e i nostri Paesi di Origine", dichiara il Prof. Foad Aodi. "In questo modo - aggiunge - viene valorizzata la medicina come strumento di cooperazione internazionale, di dialogo e conoscenza tra i popoli. Ringraziamo l'Universita' UNICAMILLUS per la grande sensibilita' dimostrataci, e per il suo contributo significativo per la formazione di tanti studenti del mondo".
Da parte Sua, il Rettore Profita aggiunge: "UNICAMILLUS ha anche l'ambiziosa missione di portare la sanita' al centro del dialogo tra le Nazioni. In questo senso appare simbiotica la sua attivita' accademica con quella estremamente meritoria dei membri di AMSI, UMEM e di Uniti per Unire. La salute non ha colore politico e ancora meno colore della pelle. E' un valore assoluto per il quale il Nord e il Sud del mondo devono impegnarsi senza sosta. Gli studenti dell'Universita' proveranno da molti Paesi del pianeta che spesso sono in guerra tra loro. Non vediamo l'ora di vederli seduti gomito a gomito intenti a prendere appunti di chimica e anatomia. Saranno gli stessi che tra pochi anni dialogheranno anche per costruire migliori relazioni".
(Wel/ Dire)