Roma, 10 apr. - Il Presidente dell'OMCeO Roma, Antonio Magi, ha inviato all'Assessore alla Sanita' e Integrazione Socio-Sanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato, la richiesta di un incontro istituzionale urgente per analizzare le criticita' della D.C.A. 540/2017 sul riordino della chirurgia ambulatoriale, entrata in vigore il 27 dicembre 2017. La norma ha ridefinito e riorganizzato i trattamenti chirurgici che non necessitano di ricovero ed eseguiti senza anestesia generale, ovvero che prevedano un tempo di osservazione post intervento al massimo di due ore. Le strutture pubbliche e private dovranno adeguarsi entro il 30 giugno di quest'anno.
"Nella scelta delle prestazioni considerate a minore/maggiore complessita', dettagliate per ogni singola tipologia di presidio, non vi e' - evidenzia il Presidente dell'Ordine - un'esplicita relazione con possibili complicanze cliniche al paziente, con il risultato che molte prestazioni fino ad oggi eseguite in presidi territoriali, come ad esempio una gastroscopia o colonscopia, dovranno invece essere esclusivamente eseguite in un presidio ospedaliero o casa di cura, con tutti i disagi che ne conseguiranno in termini di tempi di attesa e soprattutto di diritto alla prevenzione precoce per i pazienti. La richiesta dell'incontro e' inoltre motivata dalle numerose domande rivolte a codesto Ordine da parte dei Direttori Sanitari di presidi chirurgici gia' autorizzati, per la confusione ingenerata nella indicazione delle prestazioni che e' possibile svolgere alla luce del nuovo provvedimento".
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(Wel/ Dire)