(DIRE) Roma, 6 apr. - Dall'inizio della prescrivibilita' degli antivirali diretti (Daa) nel Lazio sono stati trattate circa 9.500 persone. Per gestire questo grande numero di trattamenti, la Regione Lazio ha predisposto un Centro unico di spesa regionale ed ha autorizzato 14 centri prescrittori, sostanzialmente localizzati nei principali policlinici universitari e grandi ospedali della Regione. E' quanto hanno fatto sapere gli specialisti epatologi e infettivologi riuniti a Palermo per illustrare le nuove cure contro l'epatite C.
"Nei fatti, oltre la meta' dei pazienti sono stati trattati in 4 grandi ospedali romani, cioe' il Policlinico Umberto I (Universita' Sapienza), il Policlinico Universitario Tor Vergata, il Policlinico Gemelli (Universita' Cattolica) e l'ospedale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani- ha spiegato il professor Mario Angelico, professore ordinario di Gastroenterologia a Tor Vergata e direttore dell'Unita' di Epatologia e Trapianti alla Fondazione del Policlinico- Ci sono 4 centri prescrittori anche nelle altre provincie laziali e specificamente negli ospedali di Viterbo, Latina, Frosinone e Rieti. Questi ultimi centri hanno trattato complessivamente circa 1000 pazienti. Non e' noto quanti siano i pazienti HCV infetti del Lazio ancora da trattare. È presumibile che siano almeno altri 10/20mila".
I pazienti HCV infetti trattati nella Regione Lazio sono in leggera prevalenza maschi. Tra i pazienti sinora trattati oltre la meta' presentava una patologia epatica avanzata, essendo gia' in uno stadio di cirrosi epatica (sono oltre 5mila i pazienti cirrotici gia' trattati nel Lazio). Ovviamente, nei cirrotici piu' gravi l'eradicazione del virus Hcv con i Daa non migliora di molto la prognosi e la mortalita' resta elevata. Nei pazienti con cirrosi iniziale la mortalita' e' molto bassa, ma non e' trascurabile il rischio di sviluppo di epatocarcinoma: cio' impone la necessita' di mantenerli sotto rigidi controlli di analisi ed esami vari anche dopo l'eradicazione della infezione da Hcv.
QUALI PROSPETTIVE? - Sulla base dei trattamenti iniziati nel Lazio nei primi 3 mesi del 2018 (circa 1500) e' prevedibile, sempre che il trend iniziale non si modifichi, che nel corso del corrente anno potrebbero essere trattati nel Lazio circa 6mila persone Hcv infette, quindi un numero nettamente in aumento rispetto ai tre anni precedenti. "Nel frattempo- ha aggiunto il professor Angelico- si osserva anche che la tipologia dei pazienti che si propongono per il trattamento sta notevolmente cambiando, perche' i cirrotici (che inizialmente rappresentavano oltre il 60% delle indicazioni) adesso si sono ridotti a non piu' del 12/15%, con una tendenza in ulteriore diminuzione.
Contemporaneamente si osserva un netto aumento dei pazienti con malattia iniziale (fibrosi F0/F1/F2), e del tutto asintomatici". LA CAMPAGNA - Hanno raggiunto Palermo le iniziative promosse da specialisti, epatologi e infettivologi, per la nuova sfida della ricerca scientifica: eradicare l'epatite C in sole otto settimane (grazie alla nuova molecola glecaprevir - pibrentasvir di AbbVie). "Un grande risultato per la ricerca e la medicina- hanno detto- con ricadute importanti in termini di salute e economici. Tutto questo e' possibile con il nuovo farmaco gia' disponibile nei centri pubblici nelle diverse unita' operative complesse degli ospedali, di infettivologia, epatologia e medicina interna".
L'EPATITE C IN ITALIA - L'epatite cronica da virus C, o piu' semplicemente Epatite C o Hcv, e' una malattia che, in virtu' della sua cronicita', provoca un processo che va spontaneamente avanti nel tempo fino a compromettere strutturalmente e funzionalmente il fegato. Si stima che in Italia ci siano circa 300mila pazienti diagnosticati con Epatite C (Hcv) e un numero imprecisato di persone inconsapevoli di aver contratto l'infezione, per un totale stimato che va oltre il milione di persone. Negli ultimi tre anni e' profondamente mutato lo scenario della terapia delle malattie epatiche da virus C e, con la disponibilita' dei nuovi farmaci ad azione antivirale diretta, e' oggi possibile curare la maggior parte dei pazienti a prescindere dallo stadio della malattia. Ad oggi sono stati trattati in totale 122.090 pazienti.
A livello nazionale sono stati realizzati due importanti interventi al fine di realizzare il Piano di Eradicazione HCV, che prevede l'arruolamento di 80mila pazienti all'anno, per 3 anni. Il primo e' il fondo per i farmaci innovativi, 500 milioni di euro annui, precedentemente istituito per il biennio 2015-2016, dei quali la maggior parte e' dedicata a farmaci per la cura dell'HCV. Il secondo riguarda l'ampliamento dei criteri di arruolamento: se fino a quel momento solo i pazienti piu' gravi, gli F3 ed F4, potevano beneficiare della cura con i nuovi farmaci antivirali diretti, da aprile 2017 tutti i pazienti affetti dal virus HCV possono accedere alle cure. Nonostante ci siano farmaci efficaci e fondi disponibili, ad oggi il ritmo di arruolamento e' il seguente (Fonte Registri AIFA): da gennaio 2017 a fine marzo 2017 sono stati trattati circa 7.337 pazienti; da marzo a dicembre 2017 sono stati trattati 39.959 pazienti; da gennaio 2018 al 5 marzo 2018 sono stati trattati 12.662 nuovi pazienti.
"La precedente terapia, in parte iniettiva, durava molto piu' a lungo, dai 6 ai 12 mesi, e aveva un risultato di successo che si aggirava attorno al 45%- ha spiegato infine il professor Giovanni Di Perri, professore ordinario di Malattie Infettive, Universita' degli Studi di Torino- Oggi, con i recenti risultati, si pretende di superare il 95% viste le caratteristiche di potenza, affidabilita', tollerabilita' e facilita' di assunzione della terapia disponibile. Oggi la stessa spesa per ogni singolo trattamento e' scesa al di sotto del precedente trattamento, assai piu' fallace, di 3-4 anni fa".
ZINGARETTI: LAZIO REGIONE LEADER PER CURA EPATITE C - "Lazio Regione leader per la cura dell'Epatite C, con 10mila pazienti coinvolti. Avanti con la sanita' innovativa e di qualita'". Cosi' su twitter il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.
(Wel/ Dire)