Roma, 6 apr. - L'attuazione della revisione della spesa all'interno delle amministrazioni centrali dello Stato, prevista della legge di contabilita' e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009 e successive modifiche), richiede uno specifico monitoraggio regolato da accordi tra il Ministero dell'economia e delle Finanze e ciascun Ministero. Tali accordi di monitoraggio per il triennio 2018-2020 sono stati perfezionati con appositi decreti interministeriali.
Questo nuovo processo di revisione della spesa nell'ambito dei ministeri e' stato attuato per la prima volta nel 2017 con riferimento al triennio di programmazione 2018-2020. L'obiettivo di risparmio strutturale assegnato nel Documento di Economia e Finanza (Def) 2017, pari ad almeno 1 miliardo di euro sull'indebitamento netto, e' stato successivamente ripartito tra i Ministeri con un apposito Dpcm e quindi declinato con proposte di intervento formulate da ciascuna amministrazione per la legge di bilancio 2018-2020. Questi interventi saranno oggetto dello specifico monitoraggio, al fine di verificare l'effettivo conseguimento degli obiettivi di spesa assegnati e degli effetti anche in termini di quantita' e qualita' di beni e servizi erogati.
Per quanto riguarda l'accordo di monitoraggio tra il Mef ed il Ministero della Salute, vengono previsti complessivamente 86 milioni di euro di risparmi complessivi nel triennio, cosi' ripartiti: 27 mln nel 2018, 29 mln nel 2019 e 30 mln nel 2020.
Questi rissultati verranno ottenuti attraverso alcuni interventi specifici, quali ad esempio la razionalizzazione della spesa ICT e dei servizi di supporto direzionale, riduzione delle spese di controllo sui dispositivi medici e definanziamento della Sisac. Articolo tratto da quotidianosanita.it (Wel/ Dire)