(DIRE) Roma, 4 apr. - Attivato presso l'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea il percorso dedicato alle vittime di violenza, punto di accesso ad una rete interdisciplinare e inter-istituzionale di aiuto rivolta ad adulti e bambini che ricorrono al Pronto soccorso a seguito di maltrattamenti psicologici, fisici o sessuali. Un percorso protetto, che punta in primo luogo a mettere a proprio agio il paziente, garantendo assistenza medica e supporto psicologico, senza tralasciare gli aspetti relativi alla sicurezza e medico-legali. Accolti in pronto soccorso e valutati clinicamente, i pazienti sono accompagnati nell'area dedicata ai "soggetti fragili", al riparo da sguardi indiscreti e nella massima riservatezza. Ricevono qui tutte le cure specialistiche, riducendo al minimo gli spostamenti e il numero di operatori coinvolti. Con l'eventuale ausilio di assistenti sociali e di psicologi vengono spiegate loro tutte le fasi e le finalita' degli accertamenti, dando anche l'opportunita' di richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Il personale, appositamente formato, segue precisi protocolli per la gestione delle cartelle cliniche, la raccolta di anamnesi, esami obiettivi, consulenze ed eventualmente di prove biologiche e documentazione fotografica delle lesioni, consegnate alle forze dell'ordine nel caso di denuncia.
All'assistenza ospedaliera segue un follow-up medico e psico-sociale, grazie anche all'attivazione della rete di aiuto territoriale: con la dimissione ospedaliera, la vittima e' affidata alla struttura piu' consona a garantire assistenza psicologica per la rielaborazione del trauma cosi' come eventuale sostegno legale e/o tutela rispetto a potenziali aggressioni.
Realizzato in conformita' alle linee guida nazionali approvate in Conferenza Stato-Regioni del 23/11/2017 e in stretta integrazione ospedale-territorio, il percorso conta su un intervento sanitario interdisciplinare (infermieri e medici di Pronto soccorso, ginecologi, pediatri, chirurghi, assistenti sociali e psicologi), cosi' come sull'attivazione di una task force inter-istituzionale composta da forze dell'ordine, autorita' giudiziaria, servizi sociali, consultori, centri antiviolenza e associazioni di volontariato. Coordinati da un Pool d'intesa formato da medici e infermieri della Direzione Sanitaria, le diverse figure e istituzioni coinvolte saranno inoltre chiamate a partecipare, sia come docenti che come discenti, ad un corso volto allo scambio reciproco di informazioni e finalizzato a tracciare un quadro completo e condiviso delle procedure da adottare per il supporto alle vittime. Professionisti sanitari, forze dell'ordine e organizzazioni di sostegno conosceranno cosi' la dimensione epidemiologica e sociale del fenomeno, acquisendo le competenze comunicative e gestionali, oltreche' un chiaro quadro delle strutture operanti sul territorio di riferimento, all'interno del quale il Sant'Andrea funzionera' come punto di attivazione della rete di accoglienza, cura, sostegno e accompagnamento delle vittime verso l'uscita dalla situazione di crisi.
D'AMATO: BENE SANT'ANDREA SU PERCORSI PER VITTIME VIOLENZA - "L'attivazione presso l'Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea di un percorso dedicato alle vittime di violenza e' un'ottima notizia per l'intero sistema sanitario regionale. Si tratta di un punto dedicato ai 'soggetti fragili' che hanno subito maltrattamenti psicologici, fisici o sessuali. Una iniziativa che fa riferimento alle linee guida approvate in sede di Conferenza delle Regioni e che punta a creare una rete interdisciplinare e inter-istituzionale di aiuto rivolta ad adulti e bambini che ricorrono al Pronto soccorso. A sostegno delle vittime ci sara' una task force composta da operatori esperti in grado di garantire un'assistenza a 360 gradi. Con la dimissione ospedaliera poi il paziente sara' affidato alla struttura piu' consona a garantire l'assistenza psicologica e un eventuale sostegno legale". Lo comunica in una nota l'assessore alla Sanita' della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
(Wel/Dire)