(DIRE) Roma, 28 set. - Sono sette gli asset prioritari per garantire la salute dei migranti. A prevederlo e' il "Piano nazionale di integrazione dei titolari di protezione internazionale" (i migranti, appunto) il primo varato dal ministero dell'Interno.
E "l'integrazione dei migranti - secondo il ministro Marco Minniti - al di la' degli aspetti socio-umanitari, e' alla base di una societa' piu' sicura. Anche sul fronte del terrorismo islamico". Il progetto che prevede diritti e doveri per chi beneficia della protezione internazionale (sono 74.853 persone), in base alle norme della Costituzione italiana. Ecco i sette asset: - Monitorare a livello nazionale e regionale l'applicazione dell'accordo Stato-Regioni del 2012 valutando la programmazione degli interventi sanitari a livello territoriale.
- Supportare una sistematica rilevazione dei bisogni della fascia di popolazione piu' vulnerabile che includa nello specifico i titolari di protezione, con il coinvolgimento delle comunita' e di associazioni con particolare riferimento a salute mentale e disabilita', minori, donne, mutilazioni genitali femminili (MGF), violenza di genere (GBV), e gruppi di persone LGBTI.
- Rafforzare l'organizzazione e l'offerta dei servizi definendo percorsi dedicati alle condizioni cliniche, con particolare attenzione alle patologie psichiatriche e disturbi post traumatici, all'ampliamento e la migliore diffusione di servizi aperti e gratuiti, al potenziamento delle attivita' di prevenzione con particolare riferimento a vaccinazioni, screening e tutela della salute materno-infantile.
- Potenziare la formazione del personale sanitario anche sulla normativa vigente in tema di protezione internazionale, nonche' sui valori e aspetti culturali che possono influire sulla valutazione clinica e sulla corretta relazione operatore-paziente, aumentando anche l'utilizzo di mediatori e personale interculturale.
- Migliorare la quantita' e qualita' d'informazione sui diritti e sull'uso appropriato dei servizi sanitari. Rafforzare le capacita' di accedere e comprendere le informazioni in ambito sanitario e l'utilizzo dei servizi.
- Dare piena attuazione alle Linee guida sulle vittime di tortura, in particolar modo sulle priorita' di formazione.
- Promuovere la revisione della normativa nazionale sull'esenzione del ticket sanitario in modo che tenga in considerazione anche le esigenze dei titolari di protezione internazionale.
L'accesso all'assistenza sanitaria e' un capitolo del Piano ed e' considerato un diritto sancito dalla Costituzione Italiana.
Nel nostro Paese, spiega il Piano, e' garantita a tutti i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea, regolarmente soggiornanti, iscritti al Servizio sanitario nazionale, parita' di trattamento e piena uguaglianza di diritti e doveri rispetto ai cittadini italiani per quanto attiene all'assistenza sanitaria erogata in Italia. Tuttavia, l'offerta e l'accesso ai servizi sanitari da parte dei titolari di protezione risulta eterogenea, con disuguaglianze che gravano in modo particolare sui soggetti piu' vulnerabili, come le vittime di tratta, di tortura o di stupri, i lavoratori sfruttati, i minori non accompagnati e i sopravvissuti ai naufragi.
Gli elementi piu' critici, spiega il Piano, riguardano la mancanza di conoscenza dei servizi disponibili, le differenze linguistiche, i diversi atteggiamenti culturali nei confronti della salute e dell'assistenza sanitaria e la mancanza di una rete sociale di supporto.
L'obiettivo e' arrivare a una piena implementazione dell'accordo Stato-Regioni per la salute dei migranti sancito nel 2012, con un aumento e una standardizzazione degli interventi che semplificano l'accesso al servizio sanitario nazionale in tutte le regioni Italiane.
Le novita' principali contenute nell'accordo Stato Regioni a cui il Piano fa riferimento sono: - iscrizione obbligatoria al Ssn dei minori stranieri anche in assenza del permesso di soggiorno; - iscrizione obbligatoria al Ssn dei regolarizzandi; - iscrizione obbligatoria al Ssn anche in fase di rilascio (attesa) del primo permesso di soggiorno per uno dei motivi che danno diritto all'iscrizione obbligatoria al Ssn; - iscrizione volontaria al Ssr per gli over 65 con tariffe attuali; - garanzia agli STP delle cure essenziali per assicurare il ciclo terapeutico e riabilitativo completo alla possibile risoluzione dell'evento morboso, compresi anche eventuali trapianti; - rilascio preventivo del codice STP (straniero temporaneo presente) per facilitare l'accesso alle cure; - definizione del codice di esenzione X01 per gli STP; - iscrizione obbligatoria di genitore comunitario di minori italiani; - iscrizione volontaria per i comunitari residenti; - iscrizione volontaria per studenti comunitari con il solo domicilio; - equiparazione dei livelli assistenziali e organizzativi del codice STP al codice ENI (europeo non iscritto); - proposta di estensione del tesserino/codice ENI nelle regioni/province che non lo hanno ancora previsto.
(Wel/ Dire)