(DIRE) Roma, 11 set. - L'Istituto Superiore di Sanita' e l'Inmi Spallanzani hanno identificato tre casi Chikungunya nella zona di Anzio. I pazienti hanno riferito la comparsa dei sintomi nel mese di agosto e nessuno di essi aveva viaggiato all'estero nei quindici giorni che hanno preceduto a l'insorgenza dei sintomi. Al momento quindi l'ipotesi piu' verosimile e' che i casi si siano infettati nell'area di domicilio.
Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, il rischio complessivo di un'ulteriore diffusione e' considerato basso a livello regionale e molto basso al livello nazionale ed internazionale. Sono state percio' immediatamente attuate tutte le misure di controllo e di prevenzione, in collaborazione con il Servizio Regionale per l'Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive della Regione Lazio e il supporto del Ministero della Salute, previste nell'ambito del Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare.
Ai fini di contrastare l'epidemia sono state attualmente messe in campo le seguenti azioni: una sorveglianza epidemiologica attiva dei nuovi casi; un'indagine retrospettiva per identificare i casi che attualmente non e' ancora possibile definire; una sorveglianza della zanzara tigre per descrivere il vettore presente nell'area e l'entita' di tale presenza; sono state, inoltre, sospese le donazioni di sangue nell'area colpita e pertanto il rischio di infettarsi attraverso la donazione e' anch'esso considerato molto basso; sono state attuate misure di disinfestazione per ridurre ulteriormente il rischio di contagio.
(Wel/ Dire)