(DIRE) Roma, 6 set. - "Non e' la prima volta che in Italia si verificano casi non altrimenti spiegabili, ma alla fine si trova sempre una spiegazione. Ci vorra' solo tempo per capire che cosa e' successo. La mia raccomandazione e' alla calma, perche' non c'e' nessun motivo di allarmarsi". Cosi' Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le Malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' di Roma, interpellato dall'agenzia Dire in merito alla morte per malaria di una bambina di 4 anni all'ospedale di Brescia.
"Al momento non e' stata definita la modalita' di trasmissione- prosegue Ippolito- e certamente c'e' curiosita' da parte degli esperti di capire cosa e' successo. Ma ci vorra' tempo e gli entomologi dovranno fare delle indagini. Adesso e' presto per trarre conclusioni. Di ipotesi ne sono state gia' fatte tante oggi, alcune delle quali anche strampalate, ed e' inutile al momento aggiungere altro".
Secondo l'esperto, il problema e' che la malaria e' una malattia grave che esiste: "Nei bambini sotto i 5 anni e' ancora piu' grave- aggiunge il direttore scientifico dello Spallanzani- e la quota maggiore di morti si ha proprio nei bambini in quella fascia d'eta', anche in Africa. Il vero motivo per cui queste misure vanno valutate e' perche' un caso in un bambino- conclude- di per se' e' piu' grave di un caso in un adulto".
(Cds/ Dire)