(DIRE) Roma, 4 set. - "Un futuro anche per noi!". È l'appello accorato dei giovani medici che si riconoscono nelle istanze sostenute e difese da sempre da Anaao Giovani e Fimmg formazione, e che prenderanno corpo in una manifestazione nazionale che si svolgera' a Roma, giovedi 28 settembre davanti al ministero dell'Universita'.
"Sul banco degli imputati il bando per il concorso alle scuole di specializzazione, e non solo per il ritardo sui tempi di emanazione. La sorte sorridera' solo a 6.105 dei 15mila medici freschi di laurea che si stima parteciperanno quest'anno al concorso, tanti (pochi) sono i contratti finanziati dalla programmazione targata governo Gentiloni". E' quanto dichiarano Anaao Assomed Settore Anaao Giovani e Fimmg formazione, in una nota congiunta.
"Questo vuol dire- prosegue la nota- che piu' del 60% non potra' accedere ad un percorso specialistico e di conseguenza portare a termine il proprio percorso di studi. Dando poi uno sguardo al concorso di medicina generale sono state finanziate quest'anno dalle Regioni un numero di borse pari solo a 1100 su tutto il territorio nazionale, rispetto alla necessita' di almeno 1800 unita', per far fronte alla massiccia ondata di pensionamenti che avranno luogo nei prossimi 5 anni. Anaao Giovani e Fimmg formazione non si fermano alla denuncia e alla protesta, ma avanzano precise richieste contenute in una lettera inviata oggi al ministro Valeria Fedeli e al coordinatore della commissione Salute, Antonio Saitta insieme alla richiesta di un incontro urgente. Prima tra tutte lo stanziamento di ulteriori 1.862 contratti di formazione specialistica (differenza tra contratti Miur e reale fabbisogno regionale per questo anno accademico) e di ulteriori altre 1.000 borse di medicina generale".
"Calcolatrice alla mano- continuano Anaao Giovani e Fimmg formazione- il costo a carico delle Regioni ammonterebbe per la formazione specialistica a circa 46,5 milioni di euro nel primo anno di stanziamento, mentre il costo del finanziamento di ulteriori 1.000 contratti di formazione in Medicina Generale e' pari a circa 11 milioni di euro nel primo anno di stanziamento che servirebbero per iniziare a 'tamponare' l'emergenza. Nel confermare ogni anno questo investimento le Regioni spenderebbero (per le specializzazioni di durata quadriennale) un totale di circa 10 milioni di euro, e per le borse di formazione in Medicina Generale un totale di circa 1,65 milioni di euro (avendo il corso durata triennale).
"La protesta Anaao Giovani e Fimmg formazione- spiega ancora la nota- prende le distanze da altre iniziative. Anzitutto perche' i due sindacati sostengono la carenza di specialisti ed e' per questo che chiedono un cambio di paradigma formativo in cui le Regioni devono assumere un ruolo centrale per ridurre l'imbuto formativo. E ancora: qual e' la logica di stilare una graduatoria unica se dopo occorre esprimere tre scelte? Come piu' volte proposto, sembra decisamente piu' meritocratico ed equo, dato il cambiamento di rotta, consentire ai candidati di scegliere progressivamente in base alla graduatoria unica la scuola di specializzazione e la sede fino ad esaurimento delle borse, consentendo ai candidati di rinunciare al contratto di formazione senza penalizzare se' stessi e gli altri concorrenti. Infine l'accreditamento delle scuole se non verra' corretto eliminando bias di selezione della rete formativa, non permettera' di attribuire le sedi per i posti messi a bando".
"Anaao Giovani e Fimmg formazione si rivolgono a tutti i giovani colleghi invitandoli a partecipare alla manifestazione del 28 settembre per condividere e rappresentare con forza la necessita' di una maggiore attenzione del governo, della politica e delle Regioni alle loro istanze, che vanno anche aldila' del bando in questione. Non si puo' continuare a negare il diritto sacrosanto alla formazione post-lauream, senza la quale il medico non puo' accedere al mondo del lavoro, con un danno incalcolabile sia per tanti giovani professionisti che hanno investito anni di studio, fatica e denaro, che per l'intera comunita'. Non si puo' continuare a negare il diritto ad avere un futuro", conclude la nota.
(Wel/ Dire)