(DIRE) Roma, 18 ott. - Grande fermento al Congresso nazionale di Salerno della Simit (Societa' italiana di Malattie Infettive e Tropicali) alla vigilia del lancio del piano sanitario nazionale che sara' emanato dal ministero della Salute a fine ottobre. Ogni anno, nel mondo circa 700mila decessi sono causati dall'antibiotico-resistenza; l'uso smodato di antibiotici infatti ha vanificato i loro effetti e reso i batteri piu' resistenti, con trend in continua crescita e costi sempre piu' elevati. Il prolungamento dei tempi di degenza per infezione in ospedale e' la voce economicamente piu' notevole, basti pensare che una giornata di ricovero costa circa 800 euro.
LE PRIORITA' - "Il tema dei germi multiresistenti presuppone un approccio multidisciplinare, nel contesto del quale gli infettivologi costituiscono indubbiamente una delle professionalita' di primo piano", sottolinea Pierluigi Viale, professore Ordinario di Malattie Infettive- Alma Mater Studiorum Universita' di Bologna e direttore dell'Unita' operativa di Malattie Infettive del Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna. "Uno degli aspetti da perseguire assolutamente e' sicuramente migliorare l'uso degli antimicrobici. È una grossa responsabilita' per il mondo infettivologico. Sono necessarie due considerazioni di tipo politico: chi ha la responsabilita' di formazione dei medici del futuro deve rivedere i piani di acculturamento per migliorare la consapevolezza sull'uso degli antibiotici. In secondo luogo, per poter svolgere un'azione capillare di governo della terapia antimicrobica servono adeguate risorse".
UN MAGGIOR COORDINAMENTO NAZIONALE - "La novita' del piano sanitario nazionale di contrasto all'antibiotico resistenza si basa su un concetto innovativo, detto 'one health', che introduce un approccio unitario di gestione delle resistenze- spiega il professor Marco Tinelli, segretario nazionale Sinit- Cio' significa che la gestione del controllo delle infezioni sara' organizzata a livello circolare comprendendo gli ospedali, il territorio e gli allevamenti animali. Il piano introduce cosi' obiettivi e azioni con maggiore coordinamento nazionale per tutte le infezioni, il che significa maggiore concertazione tra le regioni e superamento dei piani parcellizzati. Questa operazione, che coniuga centralizzazione e sinergie, necessitera' anche di nuove risorse".
MAGGIORE CONTROLLO DI BATTERI E RISCHI - Questa nuova impostazione permettera' una migliore gestione delle infezioni, a partire da una diagnosi precoce grazie ai metodi innovativi cosiddetti 'genotipici'. "Il ruolo dell'infettivologo e' fondamentale- prosegue il professor Tinelli- il Ministero ha riconosciuto un ruolo importante alla nostra categoria di infettivologi: non solo la gestione della parte terapeutica, ma anche l'assunzione di responsabilita' all'interno di un piu' generale discorso di equipe per il controllo delle infezioni.
Inoltre, interverra' come riferimento fondamentale per la formazione degli operatori sanitari e per la ricerca nell'ambito dell'antibiotico terapia e del controllo delle infezioni".
Il piano permettera' un piu' rapido riscontro di cosa avviene a livello epidemiologico, cioe' quali sono i batteri che circolano in Italia e quali rischi comportano. La diagnosi precoce permettera' di intervenire immediatamente, permettendo cosi' un migliore e piu' oculato uso degli antibiotici.
IL CONGRESSO - Il tema dell'antibiotico-resistenza e' stato al centro del XVI Congresso nazionale Simit, che si e' chiuso a Salerno. Durante il congresso, approfondite anche altre tematiche quali HIV, epatite B, aderenza ai farmaci, vaccinazioni, malaria e chikungunya, malattie nelle popolazioni speciali. "Anche quest'anno il nostro Congresso Nazionale, in accordo con la mission della nostra Societa', ha rappresentato un momento di confronto su tutte le tematiche e le problematiche piu' attuali che coinvolgono la nostra disciplina a livello nazionale e talvolta mondiale. Nel contempo, il congresso ha rappresentato un momento di incontro tra vecchie e nuove generazioni, non solo di infettivologi, ma di tutti quegli specialisti di altre discipline che sono coinvolti in una visione moderna della gestione multidisciplinare delle infezioni".
(Wel/ Dire)