(DIRE) Roma, 12 ott. - Personale sanitario adeguato, per numero e competenze, strutture di emergenza-urgenza realmente organizzate come prevede la normativa piu' recente, un sistema di monitoraggio del sovraffollamento. Ma anche specifiche linee guida e raccomandazioni dedicate insieme a un nuovo impegno nella ricerca clinica in Medicina d'Emergenza. Sono queste le richieste che i direttori di Medicina d'emergenza-urgenza hanno avanzato per migliorare i pronto soccorso italiani.
Le proposte dettagliate sono contenute in una lettera inviata a Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, Walter Ricciardi, presidente Iss, l'stituto superiore di Sanita' e Francesco Bevere, direttore generale di Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
"Con i cinque punti del messaggio - ha spiegato Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeu - ci rivolgiamo ai decisori, esprimendo richieste e insieme offrendo la collaborazione dei professionisti: il sistema dell'emergenza urgenza in Italia e' ancora molto frammentato, con differenze sensibili da regione a regione, ma accomunato da alcuni grandi, annosi problemi che devono trovare una soluzione strategica e comune. A rischio c'e' il servizio pubblico dell'emergenza sanitaria, che e' sempre piu' sotto pressione e rischia di esplodere".
Il testo e' stato elaborato a conclusione dell'Accademia dei Direttori, organizzata da Simeu e che si e' tenuta a Bologna il 18 e 19 settembre scorsi. Dopo la raccolta delle firme, la lettera e' stata inviata alle istituzioni.
Hanno firmato i direttori di struttura di Medicina di emergenza urgenza, in un numero che, riportato ai pronto soccorso che ciascuno di loro rappresenta, corrisponde a circa 7 milioni di accessi, dei circa 20 milioni totali in un anno.
(Wel/ Dire)