(DIRE) Roma, 12 ott. - Sembra impossibile, eppure nel nostro Paese non esiste una chiara e univoca relazione tra tecnologie per la salute, loro efficacia, loro costo e decisioni di acquisto e investimento da parte dei soggetti del Servizio sanitari nazionale. In pratica: su quali basi scientifico-economiche vengono realizzati gli acquisti di dispositivi ad alta tecnologia ed alto costo come bypass o stent medicati? La SIHTA, societa' italiana per l'health technology assessment (HTA) che si occupa proprio di queste domande e di questi temi, si riunisce oggi a Roma per il suo decimo Congresso Nazionale, simposio da oltre settecento esperti che potrebbe rivestire particolare importanza perche' giunge a pochi giorni dall'accordo siglato in Conferenza Stato Regioni lo scorso 21 settembre, che approva finalmente la Cabina di Regia del Programma Nazionale HTA- Dispositivi Medici.
In pratica il programma e la cabina di regia - formata da Regioni, Aifa, Agenas e con la collaborazione di rappresentanti di pazienti, cittadini e industria - dovranno finalmente definire anche in Italia l'utilizzo di strumenti effettivi ed efficaci per il governo dei dispositivi medici all'interno del SSN.
Amerigo Cicchetti, presidente SIHTA e docente ordinario di Organizzazione Aziendale alla Facolta' di Economia dell' Universita' Cattolica del Sacro Cuore, ha sottolineato che "si parla di Health Technology Assessment (HTA) proprio per identificare quell'area di studi che collega le decisioni politiche-economiche con l'oggettivita' dell'evidenza scientifica, riconducendo l'influenza di ogni legittimo interesse nel settore, in primis quello dei pazienti, nell'ambito di procedure esplicite che garantiscono decisioni allocative scientificamente robuste, trasparenti, socialmente accettabili e condivise". Nata concretamente nel 2008 con il suo primo convegno nazionale, la SIHTA si e' posta con efficacia nel dibattito su efficacia e sostenibilita', sapendo di muoversi all'interno di una situazione nazionale particolare, visto che l'Italia a differenza dei grandi paesi europei non ha mai avuto una sua Agenzia nazionale per l'health technology assessment.
La due giorni romana e' in realta' la parte finale del Congresso SIHTA, che si era gia' insolitamente aperto lo scorso 18 giugno, con una giornata preliminare realizzata a margine del congresso internazionale sull'HTA. Titolo prescelto per il meeting romano e' "HTA as a human right", provocazione forse un po' pretenziosa e ad ampio spettro, ma che ha permesso il coinvolgimento di giuristi, filosofi, bioeticisti, economisti e sociologi nel tentativo di "declinare un nuovo paradigma per l'Hta, che forse puo' essere considerato oggi un diritto per tutti i cittadini e per tutti gli uomini", laddove le tecnologie per la salute stanno interpretando un ruolo chiave nello sviluppo dei sistemi sanitari.
Il Congresso SIHTA si conclude nella giornata di domani, 13 ottobre, con il passaggio di consegne dall'attuale presidente, Amerigo Cicchetti, a Pietro d'Errico, direttore Tecnologie e infrastrutture del Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di Roma.
(Wel/ Dire)