(DIRE) Roma, 5 ott. - "La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), vista la stesura dell'articolo 3bis del DDL Lorenzin sulla riforma degli Ordini, prende atto del fatto che l'attuale testo superi la reale esigenza di un adeguamento istituzionale, da tutti condiviso, per rappresentare di fatto l'introduzione di un primato della politica dei partiti sulle rappresentanze istituzionali della professione". Cosi' in un comunicato stampa la Fnomceo, che preannuncia "la convocazione di un Consiglio Nazionale straordinario urgente per dare atto ai Presidenti degli Ordini provinciali di aver svolto il mandato di merito affidatogli e condividere la proposta di sospendere ogni collaborazione istituzionale, anche a livello periferico".
"La Federazione- prosegue il comunicato- stigmatizza l'atteggiamento della politica rispetto ad un reale e necessario riordino del sistema di rappresentanze istituzionali e ritiene pertanto di ritirarsi da tutti i tavoli di collaborazione istituzionale in essere sino a quando le proprie istanze non abbiano avuto il necessario e concreto ascolto".
La Fnomceo "esprime l'auspicio che il Parlamento riveda la propria posizione e tenga conto del fatto che l'autonomia della professione dalla politica e' elemento di tutela e garanzia per la salute dei cittadini e per la sostenibilita' del Servizio Sanitario Nazionale".
MARAZZITI A FNOMCEO: APERTO AL DIALOGO, VEDIAMOCI - "Oggi e' stato votato all'unanimita' il mandato al Relatore per avviare lunedi' prossimo in aula la discussione del Ddl. Lorenzin che contiene parti importanti sulla sperimentazione clinica, l'adeguamento istituzionale degli ordini professionali, i percorsi e i riconoscimenti delle nuove professioni sanitarie, la dirigenza sanitaria del Ministero della Salute, le sanzioni e la prevenzione dell'esercizio abusivo delle professioni sanitarie. Come e' noto, dopo i due anni al Senato, per un provvedimento cosi' complesso, c'era il rischio di non concluderne l'esame. Al contrario, in Commissione, con la collaborazione di tutti i Gruppi e in parallelo con consultazioni periodiche con il Senato, abbiamo compiuto uno sforzo straordinario e lunedi' inizia la discussione finale a Montecitorio. Con la possibilita' degli ultimi miglioramenti. Il Senato avra' la possibilita' in questa legislatura di approvare un provvedimento atteso da piu' di un milione di professionisti sociosanitari italiani. Ne sono fiero. Ma proprio oggi, con sorpresa, ho preso atto di un comunicato della FNOMCeO che, in maniera imprecisa (fa riferimento all'articolo 3 bis, che riguarda l'Istituzione dell'area delle professioni sociosanitarie, che non insiste sulla riforma degli Ordini, forse quindi anche il testo cui fa riferimento il comunicato non e' corrispondente) imputa al lavoro fatto "l'introduzione di un primato della politica dei partiti sulle rappresentanze istituzionali della professione", accompagnato dall'uscita da tutti i Tavoli di trattativa in corso. Mi corre l'obbligo di una precisazione. Siamo stati aperti a ogni interlocuzione, con tutti, lungo tutto il corso del provvedimento, ma non ci e' stato sollevato alcun problema nel corso dei lavori, ne' e' pervenuta alcuna richiesta di incontro dalla FNOMCeO, ne' c'e' un Tavolo aperto con la nostra Commissione da lasciare. Ma, da parte mia e della Commissione, questa apertura al dialogo- diventato metodo caratteristico dei nostri lavori e mio personale- rimane intatta e saro' ben lieto, se lo riterra', di incontrare la Presidenza della FNOMCeO anche in questa circostanza". Cosi' in un comunicato Mario Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, Relatore Ddl Lorenzin.
"Entrare nella materia aiutera' a fare emergere come, ovviamente, non c'e' nessun attentato della 'politica dei partiti' all'autonomia professionale. Aiutera' gli iscritti a conoscere il dettaglio dei miglioramenti introdotti a tutela degli iscritti, destinati ai medici ma anche agli operatori di tutte le professioni sanitarie, da cui ci sono giunti apprezzamenti, nell'interesse del lavoro e nel rafforzamento della legittimazione delle dirigenze degli Ordini stessi. Posso imputare solo a equivoci l'impressione che l'Ordine dei medici possa ritenersi altra cosa dalla Repubblica, confondendo l'autonomia con la separatezza, fuori dalla responsabilita' legislativa che il Parlamento ha verso tutti i cittadini italiani. Nel dialogo potranno essere individuate, se del caso, ulteriori soluzioni volte a superare e migliorare impostazioni legislative datate di quasi un secolo, a cui abbiamo messo mano. Come Presidente della Commissione Affari Sociali sono ovviamente disponibile a incontrare immediatamente la presidenza della FNOMCeO, i medici, nella speranza di un contributo costruttivo. Un piacere in piu', quello della buona politica e non della politica dei partiti o dei gruppi, che non mi appartiene. Sono certo infatti che i miglioramenti introdotti nel testo, tutti ispirati a favorire la maggiore partecipazione degli iscritti e dei professionisti sanitari all'attivita' dei propri Ordini, con maggiori aperture al ricambio generazionale e all'equilibrio di genere, attraverso strumenti di maggiore trasparenza e democraticita', al fine di contrastare il sempre piu' basso numero dei professionisti sanitari coinvolti nella vita degli Ordini, aumentando, anziche' riducendo, la funzione di interesse pubblico degli Ordini stessi, sgravando nel contempo da appesantimenti burocratici le articolazioni territoriali piu' piccole, non possano che essere condivisi da dirigenze illuminate e dagli iscritti alle diverse professioni. Sono certo che aspetti pratici e miglioramenti tecnici potrebbero ulteriormente maturare in un clima di dialogo, e che tutti gli iscritti, medici o afferenti alle altre professioni, potranno trarne vantaggio, entrando nella materia e non diffondendo un allarme indistinto raramente utile per buoni provvedimenti legislativi o tutelare interessi generali", conclude Marazziti.
(Wel/Dire)