(DIRE) Roma, 21 nov. - Ema andra' ad Amsterdam. A deciderlo non un voto di maggioranza degli stati membri UE ma un banale sorteggio come previsto dalle regole di voto in caso di pareggio tra le finaliste alla terza votazione. Eppure Milano ci aveva creduto fino in fondo, soprattutto da quando era stata sempre in testa a partire dalla prima votazione. Nel primo turno Milano con 25 punti si era infatti piazzata al primo posto per l'assegnazione della nuova sede Ema dopo Brexit. Subito dopo a pari merito con 20 punti Amsterdam e Copenaghen. E poi al secondo turno aveva battuto Amsterdam con 12 punti mentre la capitale olandese si era fermata a 9.
Ma alla fine la beffa. Come previsto dal meccanismo di voto stabilito fin dal giugno scorso, in caso di parita' al terzo turno sarebbe stata la sorte a decidere, e il sorteggio ha premiato Amsterdam. Per Milano e' l'addio a un sogno al quale si era creduto molto e che aveva visto il paese e le sue istituzioni unite come raramente accade in questi tempi.
L'AMAREZZA DELLA LORENZIN - "Una delusione grandissima". Cosi' la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di un evento a Roma, ha commentato l'assegnazione ad Amsterdam della sede dell'Agenzia europea del farmaco, avvenuta tramite sorteggio a scapito di Milano. Una grande amarezza "soprattutto per il sorteggio- ha continuato Lorenzin- uno puo' accettare di perdere una competizione, ma per sorteggio e' veramente incredibile". Lorenzin ha quindi preferito vedere anche la parte positiva: "L'Italia ha dimostrato una grandissima credibilita', autorevolezza a livello internazionale delle nostre strutture sanitarie, della nostra struttura del farmaco, del nostro sistema industriale e in particolare di Milano, che ha saputo avere un dossier perfetto. Milano era la citta' piu' competitiva di tutte. È arrivata prima con un largo distacco al primo turno, prima anche al secondo turno. Poi con un sistema di votazione cosi' le cose si sono scompigliate. Questo e' un dato forte che ci deve far capire quanto e' forte il nostro sistema".
La ministra ha parlato dell'importanza di essere uniti, "della capacita' di fare il sistema Paese a prescindere dalle casacche. Questo vale per Milano, per Roma". Bisogna quindi "superare le divisioni per attrarre investimenti. Spero che la stessa cosa possa accadere a Roma e in altre citta' italiane".
ZINGARETTI: ORA ROMA TORNI PROTAGONISTA - "Mi dispiace per Milano. Ma ora rimbocchiamoci le maniche affinche' Roma, la capitale d'Italia, possa tornare protagonista quando si parla di Europa e del Mondo #EMAMilano". Lo ha scritto, su twitter, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio.
(Wel/ Dire)