(DIRE) Roma, 17 nov. - Prima in classifica e' la Toscana, seguita nell'ordine da Marche, Umbria, Emilia Romagna e Lombardia. Al sesto posto il Veneto che lo scorso anno era con Marche e Umbria nella rosa delle tre Regioni benchmark di riferimento per la determinazione di costi e fabbisogni standard 2017.
La Conferenza dei presidenti prima e la Stato Regioni poi hanno il compito di scegliere nella rosa delle prime cinque classificate le tre Regioni a cui fare riferimento per il riparto 2018, come prevede il Dlgs 68/2011, ma i governatori per il momento hanno chiesto il rinvio del punto all'ordine del giorno della Stato-Regioni.
La classifica emersa dal risultato del lavoro della commissione tecnica e' formata in base ai risultati ottenuti dall'individuazione delle Regioni "eleggibili" tra quelle che hanno garantito nel 2014 il rispetto delle condizioni previste, tra cui e' requisito fondamentale e imprescindibile che l'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza avvenga nel rispetto dell'equilibrio economico.
In base a diciannove parametri si calcola l'IQE, indicatore di qualita' ed efficienza. Questi sono, in sintesi e sempre riferiti al 2014: 1. punteggio della "Griglia Lea'' 2014; 2. incidenza percentuale avanzo/disavanzo sul finanziamento ordinario; 3. degenza media pre-operatoria; 4. percentuale interventi per frattura di femore operati entro due giorni; 5. percentuale dimessi da reparti chirurgici con Drg medici; 6. percentuale di ricoveri con Drg chirurgico sul totale ricoveri (solo ricoveri in degenza ordinaria, togliendo quelli relativi ai 108 Drg a rischio di in appropriatezza); 7. percentuale di ricoveri ordinari con Drg ad alto rischio di inappropriatezza; 8. percentuale di ricoveri diurni di tipo diagnostico sul totale dei ricoveri diurni con Drg medico; 9. percentuale di casi medici con degenza oltre soglia per pazienti con eta' >=65 anni sul totale dei ricoveri medici con eta' >=65 anni; 10. scostamento dallo standard previsto per l' incidenza della spesa per assistenza collettiva sul totale della spesa (5%); 11. scostamento dallo standard previsto per l'incidenza della spesa per assistenza distrettuale sul totale della spesa (51%); 12. scostamento dallo standard previsto per l'incidenza della spesa per assistenza ospedaliera sul totale della spesa (44%); 13. spesa pro capite per assistenza sanitaria di base; 14. spesa farmaceutica pro capite; 15. costo medio dei ricoveri per acuti in degenza ordinaria; 16. costo medio per ricovero post acuto; 17. spesa per prestazione per assistenza specialistica - Attivita' clinica; 18. spesa per prestazione per assistenza specialistica - Laboratorio; 19. spesa per prestazione per assistenza specialistica - Diagnostica strumentale.
L'elaborazione degli indicatori - il documento consegnato alle Regioni li esamina tutti con risultati e relative tabelle -, opportunamente normalizzati come previsto dalla delibera sui costi standard, ha portato alla definizione della graduatoria finale delle 5 Regioni risultate eleggibili, nel cui ambito la Conferenza Stato-Regioni dovra' scegliere le 3 Regioni, tra cui obbligatoriamente la prima, che rappresenteranno il benchmark per il calcolo del costo medio standard (ottenuto come media ponderata dei costi delle 3 regioni benchmark per ciascuno dei tre livelli di assistenza. Quindi, le 5 Regioni eleggibili risultano essere nell'ordine: Toscana, Marche, Umbria, Emilia Romagna, Lombardia. Risulta esclusa, anche se comunque eleggibile dal punto di vista dei risultati, ma giunta sesta in classifica e quindi fuori dalla rosa delle prime cinque tra cui scegliere, la Regione Veneto.
(Wel/ Dire)