(DIRE) Roma, 16 nov. - "La legge sul biotestamento in questo momento e' in Senato: noi abbiamo contribuito con una serie di emendamenti per migliorare la legge in alcuni aspetti ma secondo me va migliorata ancora". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di una conferenza al dicastero, parlando della questione del fine vita.
"Oggi il Santo Padre ha fatto un ragionamento di grandissima levatura che puo' coinvolgere anche chi non e' credente. Ha ribadito che l'accanimento terapeutico e' un fatto crudele e inutile. Oggi abbiamo la grande sfida tra l'ipertecnicismo e il destino di un paziente: non ci si puo' appellare alla scienza quando non c'e' niente da fare, ma bisogna anche lasciar andare le persone", ha aggiunto Lorenzin a margine di una conferenza stampa su movimento e salute.
"Bisogna trovare un punto di equilibrio tra curare le persone finche' e' possibile e poi rispettare la volonta' e non accanirsi dal punto di vista terapeutico, garantendo un accompagnamento alla fase finale della vita", ha spiegato Lorenzin. "L'altro aspetto che ha sottolineato il Santo Padre e che a me sta particolarmente a cuore, non solo come persona ma anche come ministro, e' proprio accompagnare la persona nella malattia, perche' molto spesso notiamo troppa solitudine nei pazienti, lasciati soli anche da parte delle famiglie".
Quindi, secondo la titolare del dicastero della Salute, "c'e' un tema delle strutture e dell'assistenza rispetto ad alcuni momenti cruciali dell'esistenza. Questo puo' creare anche una disparita' di trattamento tra quei pazienti che hanno una assistenza terapeutica di primo livello oltre che psicologica, rispetto a delle famiglie con problemi economici o sociali. In un Paese di anziani come il nostro ci deve essere attenzione a questi aspetti".
(Wel/Dire)