(DIRE) Roma, 7 nov. - "Oggi parliamo dell'assistenza primaria con un approccio italiano ma anche internazionale, perche' il futuro della sostenibilita' del nostro sistema sanitario passa attraverso un'assistenza primaria che funzioni bene. Noi onestamente abbiamo i presupposti per farlo, ma ancora non funziona cosi' come vorremmo, cioe' all'altezza delle sfide di cronicita', della multimorbidita' e dei tanti anziani che abbiamo. E soprattutto c'e' un'enorme differenza tra il nord e il sud del Paese". Cosi' il presidente dell'Istituto superiore di Sanita', Walter Ricciardi, intervistato dall'agenzia Dire in occasione della II Conferenza nazionale sull'assistenza primaria dal titolo 'Dall'offerta di servizi all'iniziativa. La partecipazione attiva di tutti gli attori', organizzato dall'Istituto superiore di studi sanitari 'Giuseppe Cannarella' e in programma da oggi fino al 9 novembre nell'Aula Moscati degli Istituti Biologici dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
"Oggi abbiamo avuto un esempio bellissimo dal Belgio- ha proseguito Ricciardi- di come sostanzialmente l'assistenza sanitaria primaria del futuro dovrebbe essere, quindi integrata in una rete, in cui i collaboratori lavorino provenendo da diversi punti di vista, ovviamente i medici ma anche le altre professioni sanitarie. È qualcosa che ci mettera' un po' di tempo, ma dobbiamo andare in quella direzione- ha concluso- altrimenti noi avremo persone sole che non riescono ad accedere ai servizi".
(Cds/ Dire)