(DIRE) Roma, 3 nov. - "Stiamo aprendo una nuova porta sulla salute. Al G7 portiamo un programma ambizioso, per la prima volta costruito su basi scientifiche attraverso il Delphi, il modello organizzativo che si basa sulle opinioni dei maggiori esperti del mondo, con lo scopo di valutare l'impatto dei cambiamenti climatici sulla salute delle persone". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, interpellata sul G7 Salute che si svolgera' a Milano domenica 5 e lunedi' 6 novembre, a margine a Roma della consegna di una medaglia d'argento realizzata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in occasione del 60esimo anniversario dell'istituzione del dicastero della Salute.
"Alcuni studi- ha proseguito Lorenzin- mostrano come negli ultimi anni c'e' stata una proliferazione di insetti e di virus, molti dei quali dovuti anche al cambiamento climatico, come la Chikungunya, la Zika e la stessa Ebola. Nel corso del vertice affronteremo due temi importanti: la salute della donna e del fanciullo e la grande questione aperta da anni sulla resistenza agli antibiotici e sulla proliferazione delle nuove infezioni.
Oltre a fare il punto, quindi, cercheremo di coordinarci con azioni globali e concrete. Poi ci saranno eventi legati alla nutrizione e prevenzione, all'accessibilita' al farmaco e alle terapie personalizzate. Tra gli eventi collegati, a dicembre ci sara' a Roma un incontro per la salute delle citta' e delle grandi aree metropolitane".
Parlando dei temi del G7 Salute, il ministro ha ancora aggiunto: "Discuteremo poi dell'impatto sulla salute dei rifugiati e dei migranti, quindi delle grandi migrazioni dovute anche a fenomeni climatici e al tema dell'inquinamento atmosferico: tutti fattori, questi, che in qualche modo incidono sulla salute. Noi come ministero non lavoriamo sulle cause ma sugli effetti, sulle terapie e su come prevenire le malattie, le forme influenzali e i nuovi virus. In tutto questo dobbiamo anche occuparci della salute degli animali e quindi degli allevamenti, aspetto che incide su cio' che mangiamo. Di tutto cio' cominceremo a parlare nel G7 italiano- ha infine concluso il ministro- grazie anche allo studio importante che e' stato fatto da un punto di vista scientifico".
(Wel/Dire)