(DIRE) Roma, 21 mar. - Un italiano su 20, il 5% della popolazione, vive dopo la diagnosi di tumore. Complessivamente nel 2016 erano circa 3 milioni e 130mila i cittadini in questa condizione, 2 milioni e 250mila nel 2006. In dieci anni l'aumento è stato di circa il 40% (39,1%).
I passi in avanti nella lotta contro la malattia segnano progressi costanti e oggi due milioni di persone possono affermare di averla definitivamente sconfitta. Grazie anche all'oncologia di precisione che, a partire dal momento della diagnosi, delinea una terapia disegnata in base alle caratteristiche del singolo paziente. Solo partendo da una puntuale individuazione delle caratteristiche genetiche e molecolari della malattia è possibile stabilire la terapia migliore.
Per approfondire le potenzialità offerte dall'oncologia di precisione, l'Associazione italiana di Oncologia Medica (Aiom) organizza un convegno nazionale il 22 marzo alle 11 al ministero della Salute (Auditorium, Lungotevere Ripa 1), con la partecipazione fra gli altri del professor Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom; della professoressa Paola Queirolo, Responsabile del DMT (Disease Management Team) Melanoma e Tumori cutanei all'Irccs San Martino IST di Genova, e del professor Paolo Marchetti, Direttore Oncologia Medica all'Ospedale Sant'Andrea di Roma.
(Wel/ Dire)