(DIRE) Roma, 6 mar. - "Si è molto discusso, nei giorni passati, del piano straordinario di assunzioni per il superamento del precariato storico della Pubblica Amministrazione, tema inquadrato nel "Piano Madia" per la riforma del pubblico impiego, che, però, non interesserà i dirigenti medici e sanitari, per i quali restano in vigore i provvedimenti già approvati. Alla sanità è stato riservato solo l'ulteriore blocco dei fondi accessori aziendali fino il rinnovo del nuovo contratto, fermo ormai da oltre 7 anni. Alla luce di questa ennesima discriminazione appare utile un update sulla situazione precari e concorsi, illustrando la situazione nella varie regioni del nostro paese, anche se il decreto milleproroghe sancisce comunque la possibilità di contrarre nuovi contratti flessibili nel SSN sino al 31/10/2018, creando ulteriori sacche di precariato e 'strozzando' un sistema salute ormai agonico che rischia di non arrivare al 2019, termine ultimo per la conclusione delle procedure concorsuali straordinarie.
Ecco nel dettaglio lo stato dell'arte nel Lazio: Il 29/12/2016 è stato pubblicato sul BURL (Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, n.104 Suppl. n.1) il DCA n. U00403 del 23 Dicembre 2016. Tale decreto riguarda l'approvazione del budget assunzionale per gli anni 2016/2017 per le Aziende ed Enti del SSR e contiene le autorizzazione all'indizione sia delle procedure selettive di cui al DPCM 6/3/2015 e al DCA n. U00539 del 12/11/ 2015, modificato dal Decreto n. U00154 del 12/5/2016, che dei concorsi pubblici straordinari per titoli ed esami, con la previsione di riserva di posti ai sensi dell'art. 1 comma 543 della legge n. 208/2015 e del DCA n. U00238 del 18/07/ 2016.
Tuttavia, come più volte segnalato dall'Anaao Assomed regionale, il numero dei posti da bandire indicato nel suddetto decreto non corrisponde quantitativamente e qualitativamente, in riferimento ad alcuni profili professionali mancanti, all'effettivo personale sanitario precario in servizio presso il SSR, attualmente in possesso dei requisiti per la stabilizzazione. Tutto questo, verosimilmente, per effetto di un errato censimento che le ASL/AO hanno inviato in Regione a Luglio/2016.
Per tale motivo l'Anaao Regionale ha richiesto una revisione del decreto alla Cabina di regia del Lazio, che si è dimostrata aperta al confronto ed ha inviato alle ASL/AO una richiesta di rettifica del censimento, per poi procedere con l'indizione dei bandi, della quale siamo in attesa di riscontro.
Al momento, nel Lazio le procedure di stabilizzazione hanno dato comunque un primo risultato grazie alla possibilità, espressamente richiesta dall'Anaao Assomed Regionale, di immettere in ruolo il personale precario in posizione utile in graduatorie concorsuali attualmente vigenti, sempre previo possesso dei requisiti per la stabilizzazione.
In generale, guardando anche alla situazione in Italia, "appare evidente che le indicazioni imposte dalla legge di stabilità 2016, di una riserva di posti a favore della stabilizzazione dei precari nei concorsi per la dirigenza medica e sanitaria, sono state disattese dalla maggioranza delle Regioni che pure stanno sbloccando, almeno parzialmente, il turnover. Tra l'altro, la legge di bilancio n. 232 dell'11 Dicembre 2016, al comma n. 409, ha previsto 75 milioni di euro per il 2017 e 150 milioni di euro per il 2018 vincolati alla assunzione e stabilizzazione del personale del SSN. Risultano pertanto, "da spiegare" le motivazioni per cui la stragrande maggioranza delle aziende ospedaliere non si è adeguata alle previsioni legislative, pur in presenza delle risorse finanziare concesse, sfuggendo all'opportunità di sanare la piaga storica del precariato. Oltre al danno si aggiunge poi la beffa del decreto Madia, che proroga di un ulteriore anno le scadenze già approvate dal milleproroghe. Le leggi non bastano senza volontà politica".
(Wel/ Dire)