(DIRE) Roma, 3 mar. - "L'avvenuta ricostituzione della Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS) è un passaggio importante per il rilancio delle attività degli Ordini delle Professioni Sanitarie, per ribadire il peso etico e deontologico. Un lungo tempo di non operatività ha infatti rallentato un corretto svolgimento delle funzioni disciplinari perchè, in carenza di questo organo di appello di secondo grado, i provvedimenti sanzionatori inflitti dagli Ordini venivano sospesi nella loro esecutività da un semplice ricorso. Questa incertezza della pena ha senza dubbio favorito alcuni atteggiamenti scorretti di professionisti che l'Ordine non può trascurare: molte infatti le iniziative per contrastare questi fenomeni di violazione della deontologia professionale, non ultima la petizione Triestino con quasi 11.000 firme per modificare lo scenario della pubblicità sanitaria. Si tratta di riattivare con decisione un ruolo istituzionale che ha senza dubbio ricadute positive in provvedimenti legislativi, come la recente approvazione del Disegno di Legge sulla Riforma degli Ordinamenti delle Professioni Sanitarie e il provvedimento, anch'esso all'esame del Parlamento, per la modifica in senso maggiormente dissuasivo dell'art. 348 c.p. che attualmente sanziona in modo troppo blando il reato di esercizio abusivo della professione. Obiettivo comune di istituzioni che tutelano la salute pubblica: trasparenza nella professione e nella comunicazione con i cittadini. Questo l'impegno assunto dalla Cao". Lo si legge sul sito della Fnomceo.
(Wel/ Dire)