(DIRE) Roma, 31 mag. - Rivoluzione in casa Federfarma: Marco Cossolo è il nuovo presidente per il periodo 2017-2020 della Federazione che rappresenta 16.000 farmacie private convenzionate con il Ssn. Cossolo ha superato di una manciata di voti il presidente uscente, Annarosa Racca, figura storica e carismatica del mondo dei farmacisti, in carica dal 2008.
Il voto odierno ha visto il farmacista piemontese aggiudicarsi 123 voti, contro i 113 della Racca, con un quorum fissato a 120: risultato che già nelle ultime settimane era previsto da molte 'voci interne' a Federfarma dove la voglia di un cambiamento dopo dieci anni di leadership milanese era diffusa e piuttosto consistente. A capo della lista 'Farmacia futura', Marco Cossolo, classe 1952, è il presidente dell'Associazione provinciale farmacisti di Torino, conduce una farmacia a Carmignano (To) ed è attivo in seno a Federfarma con cariche già dal 2001. Ha una lunga esperienza di gestione e creazione di servizi a supporto delle farmacie, e come promotore di reti e cooperative tra farmacisti.
Nel programma del nuovo presidente del sindacato dei farmacisti, risalta una concezione meno centralista che ne recente passato e più attenta al territorio, non nel senso di una dismissione del dialogo con la politica nazionale, bensì come insieme di attenzioni verso le farmacie sul territorio, in un periodo in cui la crisi di fatturati e l'incombenza dei capitali stranieri sulle farmacie italiane è sempre più pressante. I temi del mandato di Cossolo saranno ovviamente legati al rilancio complessivo del 'sistema farmacie', all'equa remunerazione, ai nuovi servizi al cittadino, alla tutela delle farmacie più deboli e rurali, anche attraverso un rilancio di Credifarma, soggetto da rifondare "affinché torni ad essere perno delle attività economiche della farmacia con moderni progetti di supporto finanziario e di assistenza nella gestione aziendale".
Con la vittoria di Cossolo si chiude l'era Racca. La precedente presidente, milanese, è stata alla guida di Federfarma dal 2008. Una lunghissima leadership che ha caratterizzato una fase importante e delicata per il mondo delle farmacie italiane, segnata da una forte competizione con la FOFI guidata da Andrea Mandelli (dal 2013 anche senatore) e da un dialogo non sempre fluido con la politica nazionale. Ora si cambia. E il mondo delle farmacie sarà (pare) più equilibrato tra metropoli e periferie, tra attenzione al territorio e strategia di centralizzazione.
(Wel/ Dire)