(DIRE) Roma, 29 mag. - Per 8 medici di medicina generale su 10 il problema del "dolore" è decisamente rilevante nella pratica quotidiana. Oltre il 70% lo considera molto o estremamente rilevamente. E' quanto emerge da un breve questionario sulla gestione del paziente affetto da 'dolore' realizzato dal Centro studi della Fimmg a cui hanno partecipato quasi 600 mmg.
I risultati sono stati presentati durante un convegno al ministero della Salute. Al paziente viene normalmente prescritta la terapia alla prima visita (il 90% dei professionisti riferisce che questo accade spesso/sempre); molto meno costante è l'uso delle scale di valutazione. I pazienti con dolore sono normalmente presi in carico dal medico di famiglia e vengono inviati raramente a visita specialistica algologica (il 76% dei medici riferisce di farlo "poche/alcune volte").
Quasi l'intero campione (il 96%) dice di sapere dell'esistenza della Legge 38/201, che è conosciuta bene da circa 1/3 dei medici. Oltre la metà (il 54,1%) tuttavia riferisce di conoscerla in modo approssimativo. Differenze sul territorio nazionale emergono sulla diffusione della rete delle cure palliative.
Risponde che tale rete è presente il 92% dei mmg del Nord, il 79% del Centro e il 72% del Sud.
Tra i medici che operano dove la rete delle cure palliative è presente, la maggioranza (51%) afferma di seguire i propri pazienti anche come componente di équipe, con una certa discordanza sul territorio nazionale (di più al Nord, meno al Centro e al Sud).
"In linea con i dati- spiega Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi della Fimmg- la soddisfazione dei medici rispetto al livello di integrazione con la rete delle cure palliative dei malati sul territorio, è più elevata al Nord e al Centro (molto/abbastanza soddisfatti l'81% e il 70% rispettivamente) che al Sud, dove risultasoddisfatto solo il 43% dei medici".
(Wel/ Dire)