(DIRE) Roma, 25 mag. - Due scienziati d'eccezione, il professor Amartya Sen, Premio Nobel per l'Economia 1998, e il professor Robert Huber, Premio Nobel per la Chimica 1988, sono stati i protagonisti della VI edizione della 'Giornata per la Ricerca' promossa dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Fondazione Policlinico Universitario 'A. Gemelli', che si è svolta a Roma. A partire dall'economia del benessere, Sen ha spaziato sugli aspetti economici dei sistemi sanitari dei diversi Paesi del mondo, mentre Huber si è soffermato sulla sua esperienza nel campo delle sulle strutture proteiche in medicina traslazionale. Al centro della Giornata, quest'anno, la 'medicina personalizzata' che mira ad essere sempre più su misura del paziente, massimizzando l'efficacia di diagnosi e terapie e minimizzando gli effetti collaterali.
"Con la scoperta del genoma umano- ha detto il preside di Medicina, Rocco Bellantone- si è compreso sempre di più che la stessa malattia non è uguale per tutti i pazienti che ne soffrono e che lo stesso farmaco non ha identici effetti su tutti coloro cui viene somministrato. Puntare alla personalizzazione delle cure significa quindi tendere al massimo dell'efficacia, minimizzando gli effetti collaterali delle terapie". Per raggiungere importanti obiettivi clinici e di ricerca per il bene dei pazienti c'è bisogno "che medici, operatori e ricercatori- ha aggiunto il direttore del Gemelli, Enrico Zampedri- vengano affiancati e sostenuti da una organizzazione ospedaliera che deve funzionare come un orologio di precisione, con tutti gli ingranaggi che lavorano in sincrono".
La VI edizione della 'Giornata per la Ricerca' è stata l'occasione per presentare i migliori progetti di ricerca svolti o in cantiere presso la Facoltà di Medicina e nei reparti del Gemelli nel campo della medicina personalizzata. Quest'anno le ricerche hanno abbracciato tre macro-aree: oncoematologia e immunologia dei tumori, in particolare genetica molecolare ai fini della diagnostica, cioè la caratterizzazione sempre più individualizzata di un tumore attraverso l'analisi del genoma del cancro del singolo paziente; microbiota e antibiotico-resistenza, cioè come la flora intestinale di ciascun individuo interferisce con le cure e l'esito delle stesse; sindromi coronariche e diabete, con la personalizzazione della diagnosi di diabete e lo studio di meccanismi specifici dell'infarto.
Sono stati quindi i Premi Nobel Sen e Huber a consegnare i premi ai giovani autori delle migliori pubblicazioni del 2016 e al miglior dottore di ricerca della Facoltà di Medicina, Rocco Vergallo, che si è distinto nell'attività di ricerca pubblicando articoli con un impatto scientifico rilevante su riviste indicizzate e prestigiose. L'Assistente Ecclesiastico Generale della Cattolica, Monsignor Claudio Giuliodori, ha consegnato invece il premio 'Giovanni Paolo II' alla Danone Spa, per essersi distinta nella promozione della cultura della salute attraverso l'alimentazione.
Grande, intanto, è l'impegno della Facoltà di Medicina della Cattolica e della Fondazione del Policlinico Gemelli sul fronte della ricerca biomedica, con 321 nuovi progetti di ricerca no profit, che ogni anno portano a oltre 1500 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali; oltre 16,4 milioni di euro di ricerca finanziata nel corso del 2016, 17 brevetti attivi e depositati, 71 progetti finanziati a livello europeo e internazionale avviati negli ultimi 5 anni, 175 sperimentazioni cliniche avviate e oltre 380 collaborazioni e assegni di ricerca attivati ogni anno grazie a finanziamenti alla ricerca.
(Wel/ Dire)