(DIRE) Roma, 24 mag. - Per Andrea Dominijanni, responsabile nazionale dirigenza medica dello Smi (componente con Sivemp di Fvm-Federazione Veterinari e Medici) il giudizio sul testo finale licenziato dal Cdm in merito alla riforma della Pa è fortemente critico: "Abbiamo ascoltato con attenzione le proposte del Governo, e le affermazioni del ministro Madia, sulla necessità di intervenire sui problemi complessivi della dirigenza medica e ospedaliera. Ci chiedano se fossero vero le ripetute affermazioni ministeriali: che riconoscevano ai medici il merito di aver tenuto in piedi il traballante meccanismo della sanità pubblica; nonché l'impegno e l'interesse a fare uscire i giovani medici dalla lunga fase del precariato, provocata dal pensionamento e dal blocco del turnover; e che la 'mission fondamentale del governo' fosse la tenuta del Ssn magari attraverso la valorizzazione del merito e della qualità dei servizi. Il re è nudo, il progetto è chiaro! L'abbandono per consunzione della sanità pubblica ci domandiamo a che scopo? Il lavoro, in prima linea, per la prevenzione e l'assistenza su chi ricadrà? Dopo quasi sessanta anni di Ssn questo governo va verso l'abbandono del sistema pubblico ma non ha il coraggio di riconoscerlo. Noi non ci stiamo pensiamo che la sanità pubblica debba essere difesa perché ha concesso a tutti i cittadini il diritto alle cure, permettendo alla salute di essere un bene collettivo e non una prerogativa di pochi".
(Wel/ Dire)