(DIRE) Roma, 24 mag. - "Il 2017 è un anno importante. Entro fine giugno completeremo l'attuazione del nuovo atto aziendale, approvato sei mesi fa, con i conferimenti degli incarichi apicali, e subito dopo avvieremo il piano strategico con nuove direzioni, nuovi distretti. Ci lasceremo per sempre alle spalle le precedenti aziende". Con queste parole il direttore generale dell'Asl Roma 1, Angelo Tanese, ha iniziato una lunga intervista con l'agenzia Dire.
Tra le novità introdotte da Tanese, 50 anni, uno dei principali esperti a livello nazionale di management sanitario, gli indicatori di performance ai direttori che lavorano all'interno dell'Asl. "Prima si davano incarichi e non si davano gli obiettivi- ha spiegato Tanese- Noi abbiamo dato gli incarichi, gli obiettivi e anche la performance attesa di miglioramento, con un monitoraggio trimestrale". Tanese, ricordando che l'azienda è passata da duemila a seimila dipendenti in dodici mesi, ha sottolineato uno dei lati più impegnativi dell'operazione di fusione tra ex RmA ed RmE: "Unificare tutti i sistemi operativi e i processi gestionali. Abbiamo ancora due tesorieri, due banche, molti contratti con più fornitori, accordi sindacali diversi. Stiamo riallineando il tutto ma è un'opera titanica".
La grande sfida è l'apertura di servizi sul territorio e la necessità di dare ai cittadini le risposte che cercano. "Per molti anni la sanità è stata ospedalocentrica, e questo ha costituito un limite- ha spiegato Tanese- Questo non significa che adesso ci dobbiamo dimenticare degli ospedali, che hanno bisogno di interventi di ristrutturazione e di ammodernamento, e giustamente la Regione Lazio se ne sta occupando. Ma è necessario riorganizzare i servizi sul territorio, lavorare sull'accoglienza, il comfort, la presa in carico, far lavorare tutti i soggetti in maniera integrata".
Secondo Tanese le Case della salute "sono state un successo perché si è riusciti ad avere un punto unico di accesso integrato col Municipio, ad avere i medici di medicina generale a disposizione dei cittadini, ad avere ambulatori infermieristici che qualche anno fa erano assenti. Ciò che va fatto ora è portare avanti un'azione di miglioramento sul territorio, perché a volte il personale è poco motivato, altre volte meno qualificato o piu frammentato. Ci sono specialisti che fanno 6-8 ore di prestazioni e basta, mentre serve un'integrazione nella rete, per esempio i consultori con i punti nascita. Abbiamo tantissimi servizi ma quantità non significa risposta integrata".
Ma come si fa a cambiare? Per Tanese sono tre gli aspetti su cui lavorare: avere un'informazione migliore, attivare tutti gli attori in un lavoro integrato e standardizzare i processi di erogazione dei servizi. Per questo il direttore generale da poche settimane ha lanciato il nuovo portale dell'Asl Roma 1. "C'era bisogno di un sito nuovo e riconoscibile- ha evidenziato- Noi lo abbiamo migliorato in funzione del punto di vista del cittadino, cercando di favorire l'accesso rapido e intuitivo alle informazioni che servono, facendolo diventare sede di servizi online". In fondo, ha concluso Tanese, "il rapporto tra Asl e comunità va ricostruito sulla fiducia e ogni nostro tentativo va in quella direzione".
TANESE: GRANDE PROGETTO PER SANTA MARIA PIETA' - "Il Santa Maria della Pietà è uno dei grandi cantieri di questa azienda. Finalmente abbiamo i finanziamenti per attivare una Casa della salute, abbiamo proposto un centro residenziale e semiresidenziale per i disturbi del comportamento alimentare, abbiamo finanziamenti per un altro padiglione che sarà sede del dipartimento di epidemiologica e la Regione ha finanziato interventi su altri 4 padiglioni". Lo ha detto, intervistato dall'agenzia Dire, il direttore generale dell'Asl Roma 1, Angelo Tanese.
"La riqualificazione si collega al progetto aziendale di trasformare il Santa Maria della Pietà nel Parco della salute e del benessere- ha continuato Tanese- Un luogo aperto dove i cittadini possano usufruire, in collaborazione con il Municipio, di iniziative di valore sociale, sportivo, culturale". Ricordando le polemiche politiche che ci sono state sul Santa Maria della Pietà, Tanese ha sottolineato che "è stato avviato un dialogo con il Municipio, con Roma capitale e con la Regione per dimostrare che anche a Roma, come avviene nelle capitali europee, non si sta lì a litigare ma con buon senso si realizzano le cose. Peccato che a volte vengono strumentalizzate false informazioni e si crea una confusione che fa male".
TANESE: TRE AZIONI STRUTTURALI PER GESTIRE LISTE ATTESA - "Ridurre il problema delle liste d'attesa e gestirlo con misure straordinarie e strutturali è possibile; eradicarlo del tutto è impossibile perché è un tema su cui è molto facile segnalare un disservizio e farlo diventare l'emblema dell'inefficienza". Lo ha detto, intervistato dall'agenzia Dire, il direttore generale dell'Asl Roma 1, Angelo Tanese.
"La Regione Lazio sta mettendo in campo misure straordinarie, come quella di ricondurre all'interno dei limiti una serie di prestazioni e su questo il piano può dare un effetto immediato di riduzione delle liste- ha spiegato Tanese- Ma per rendere strutturale la gestione sono necessarie tre azioni: agire sulla prescrizione per livelli di priorità, una misura prevista ma non attuata in maniera sistematica; differenziare la prima visita dalla presa in carico; lavorare tutti dalla stessa parte. Nel Lazio ci sono strutture che sono in grado dare risposte a tutti i livelli complessità, quello che è sottoutilizzata è la capacità di lavorare insieme. Il nostro obiettivo è quello di esercitare una funzione di committenza: far sì che le prestazioni che tutti i soggetti erogano siano considerati una grande offerta del serviziO pubblico, che deve funzionare sulla base di un accesso che dia ai cittadini risposte in funzione alle loro priorità".
(Mel/ Dire)