(DIRE) Roma, 20 lug. - "Stiamo assistendo a una preoccupante impennata di contagi da morbillo in Italia. L'Italia e' uno dei 14 Paesi dove il morbillo e' ancora endemico ed e' nella 'top ten' dei Paesi che hanno segnalato piu' casi a livello mondiale da novembre 2016 ad aprile 2017. Dall'inizio del 2017 sono stati notificati oltre 3.500 casi, molte complicanze gravi inclusi casi di polmonite, 2 casi di encefalite e 2 decessi. Il 40% circa dei casi e' stato ricoverato in ospedale, a conferma della gravita' della malattia. Il 35% circa dei casi ha riportato almeno una complicanza". Cosi' il presidente della Societa' italiana di Malattie Infettive e tropicali, Antonio Chirianni.
"Nemmeno i dati provenienti dal resto d'Europa sono confortanti- prosegue- da giugno del 2016 a oggi, sono 35 le persone ad aver perso la vita per colpa delle complicanze della malattia esantematica. L'epidemia piu' rilevante e' in corso in Romania, dove sono avvenuti la maggior parte dei 35 decessi. In ognuno di questi casi s'e' trattato di una 'tragedia inaccettabile', in quanto ci troviamo in presenza di un vaccino sicuro, efficace e conveniente che rende la malattia evitabile e che l'Italia ha deciso di inserire giustamente tra quelli obbligatori".
Le complicanze del morbillo, soprattutto nei bambini, sono "meno rare di quanto si pensi. Tra le piu' temibili- spiega ancora l'esperto- vanno ricordate le encefaliti, in particolare la panencefalite sclerosante subacuta. Si tratta di una rara forma di encefalite a lenta evoluzione e ad esito fatale che si sviluppa nei bambini e negli adolescenti qualche anno dopo l'infezione da morbillo. Non esistono terapie risolutive per questa terribile malattia che e' mortale nella quasi totalita' dei casi nell'arco di qualche anno. L'unico intervento sanitario efficace in grado di ridurre significativamente l'incidenza della panencefalite sclerosante subacuta e' rappresentato dalla immunizzazione vaccinale".
Il morbillo e' una malattia infettiva, altamente contagiosa. "Nessuna meraviglia se vengono contagiati operatori sanitari (gia' 255 i colpiti), atleti o giovani dipendenti di strutture alberghiere, tutti rigorosamente non vaccinati. C'e' una solo modo per prevenire cio': la vaccinazione. E l'invito della Regione Campania, che da alcuni giorni e' ben evidente su tutti cartelloni pubblicitari- conclude Chirianni, direttore del dipartimento Malattie Infettive Ospedale Cotugno a Napoli- va giustamente in questa direzione".
(Wel/ Dire)