(DIRE) Roma, 18 lug. - Stabilita' del rapporto di lavoro, chiarezza sulle condizioni contrattuali, tutela dei diritti sindacali, equita' dei compensi: e' quanto la Fnomceo chiede da tempo per i Medici Fiscali, e in particolare per quelli iscritti alle cosiddette "liste speciali ad esaurimento", rimasti particolarmente penalizzati dal taglio delle visite fiscali d'ufficio per i lavoratori del privato operato dall'Inps nel 2013. Medici intorno ai 55 anni di eta', che collaborano con l'Istituto di Previdenza da oltre 20 anni, costretti ad assicurare la loro disponibilita' quotidiana a fronte di 10- 20 visite mensili e a vivere, quindi, con introiti che vanno dai 300 ai 600 euro al mese. Medici e intere famiglie (sono circa 1300) che aspettavano quindi con ansia l'emanazione, da parte dei Ministeri competenti (quello del Lavoro, di concerto con Semplificazione e Salute) dell'Atto di indirizzo per la stipula delle convenzioni, che avrebbe dovuto finalmente sanare la situazione, recependo le istanze della Fnomceo e delle Organizzazioni sindacali. Una prima bozza dell'Atto, circolata nei giorni scorsi, sembra invece non venire del tutto incontro a tali richieste, suscitando perplessita' e malcontento tra i medici.
"La Fnomceo ha intenzione di far valere le istanze di cui non si e' ancora tenuto conto nel corso della prossima riunione presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si ricorda che la Fnomceo, quale Ente esponenziale di tutta la Professione medica, per espressa indicazione normativa deve essere sentita, sulla predisposizione dell'Atto di indirizzo in questione. Si reitera dunque la richiesta che l'Atto di indirizzo tenga conto delle priorita' individuate, e in particolare della necessita' di stabilizzare, tramite un Accordo Collettivo Nazionale, a tempo pieno e indeterminato, a quota oraria, con relative tutele e diritti sindacali, i medici iscritti nelle liste speciali Inps".
(Wel/Dire)