(DIRE) Roma, 11 lug. - La linea guida per fornire raccomandazioni sui controlli sanitari di profughi e richiedenti asilo intercettati dal sistema di accoglienza italiano e fugare cosi' tutte le incertezze in materia. Sara' presentata a Roma alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il prossimo 13 luglio alle 12, presso la sala Agostini dell'Istituto nazionale salute migrazioni e poverta' (Inmp). Il documento sara' illustrato dal direttore generale dell'Inmp Concetta Mirisola, dal presidente dell'Istituto superiore di Sanita', Walter Ricciardi, dal presidente della Societa' italiana di medicina delle migrazioni (Simm), Maurizio Marceca, e dal direttore generale della Prevenzione del ministero, Raniero Guerra.
"Si tratta del primo importante contributo scientifico a livello europeo su un tema estremamente attuale- si legge in una nota del ministero- Il documento, 'Controlli sanitari all'arrivo e percorsi di tutela per i migranti ospiti nei centri di accoglienza', e' stato elaborato nell'ambito del 'Programma nazionale linee guida salute migranti', sviluppato dall'Inmp in collaborazione con l'Iss, a partire dall'esperienza maturata nell'ambito del Sistema nazionale linee guida, e con la Simm, in quanto unico network scienti¡fico specificamente volto alla tutela della salute degli immigrati e impegnato a sostenere le buone pratiche nell'assistenza sia a livello nazionale sia locale, attraverso i propri gruppi immigrazione e salute (GrIS)".
Rivolta a decisori, enti gestori dei centri di accoglienza ed operatori sociosanitari, la linea guida fornira' dunque "un pratico ausilio a fronte dell'incertezza ed eterogeneita' nei comportamenti adottati sul territorio nazionale".
All'elaborazione delle raccomandazioni ha lavorato un panel multidisciplinare e multiprofessionale di esperti, scelti in rappresentanza delle principali societa' scientifiche interessate e di istituzioni sanitarie nazionali e internazionali. È stata seguita una metodologia rigorosamente evidence-based, che ha previsto una ricognizione sistematica della letteratura biomedica sui temi d'interesse (in totale, 1.059 documenti reperiti e valutati criticamente).
"Sono state prese in considerazione- si legge ancora nella nota del ministero della Salute- le principali malattie infettive e diffusive (tubercolosi, malaria, epatite B e C, HIV, parassitosi, infezioni sessualmente trasmissibili) e alcune patologie cronico-degenerative (diabete, anemie, ipertensione, carcinoma cervice uterina) la cui diagnosi precoce si associa a una riduzione degli esiti negativi per la salute e dei costi per il Servizio sanitario nazionale".
Sono state anche considerate alcune condizioni (quali la gravidanza) "meritevoli di particolare tutela e in grado di modificare il percorso di accoglienza. Alla luce delle evidenze emerse, per ciascuna delle patologie e condizioni individuate, gli esperti del panel hanno elaborato delle raccomandazioni di taglio clinico-organizzativo, incardinandole all'interno di un percorso modulato e progressivo, che va dalla valutazione iniziale in fase di soccorso alla visita medica completa in prima accoglienza, fino alla 'presa in carico' vera e propria nella seconda accoglienza".
Prima della pubblicazione, il documento e' stato sottoposto a revisione aperta, mediante consultazione pubblica via web, al fine di favorire un confronto trasparente, partecipato e costruttivo tra gli stakeholder e gli operatori sociosanitari, e costruire un consenso intorno alle raccomandazioni, che ne agevoli l'implementazione.
Alla guida faranno seguito altri documenti evidence-based su temi relativi alla salute dei migranti, selezionati come prioritari a partire dalle indicazioni dei rappresentanti regionali della rete nazionale coordinata dall'Inmp, di esperti del settore e di qualificati stakeholder. L'insieme di tali documenti e raccomandazioni concorre alla definizione delle politiche pubbliche a tutela della salute dei migranti in un'ottica di Evidence-based Public Health e alla diffusione di modelli clinico-organizzativi che garantiscano appropriatezza e continuita' delle cure.
(Wel/ Dire)