Roma, 7 lug. - Per garantire piu' efficienza e qualita' nell'offerta di cure, l'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) ritiene fondamentale ridare centralita' al ruolo del Direttore Sanitario nell'ambito delle strutture in cui esso opera, riequilibrando le grandi responsabilita' che attualmente gravano su questa importante figura professionale con un effettivo potere decisionale per quanto attiene le scelte di carattere organizzativo, oggi compresse da altre competenze.
Per farlo l'Ordine capitolino punta a una piena applicazione del codice di deontologia medica, al cui interno sono previsti specifici e puntuali richiami a questa delicata funzione. A tale obiettivo e' stata rivolta l'iniziativa voluta dal presidente Giuseppe Lavra che ha voluto confrontarsi direttamente proprio con i direttori sanitari dei presidi pubblici e privati del territorio romano. Un'iniziativa avviata ieri e che avra' un seguito a fine luglio per approfondire le istanze e le indicazioni gia' emerse.
Questa prima tornata ha visto partecipare i direttori sanitari di: ACISMOM (Pietro Scanzano), Aurelia Hospital (Paolo Innocenti), Cristo Re (Gabriella Nasi), Fate Bene Fratelli dell'Isola Tiberina (Costanza Cavuto) e di Villa San Pietro (Rosalia Fiore), IDI (Damiano Abeni), IRCCS Fondazione Santa Lucia (Antonino Salvia), Ospedale Grassi di Ostia (Maria Grazia Budroni) e Ospedale Padre Pio (Antonio Carbone), Oftalmico (Maria Concetta Mazzeo), Policlinico Casilino (Alberto Giannotta) e Policlinico Gemelli (Giuseppe Vetrugno), i delegati del Campus Biomedico (Antonella Venditti) e del Distretto di Palestrina (Fabrizio Cristiani).
All'incontro e' intervenuta anche l'avvocato Valeria Raimondo che ha illustrato gli aspetti deontologico-legali connessi alla funzione di direttore sanitario, soprattutto per quanto concerne la responsabilita' penale e civile alla luce della nuova disciplina della legge Gelli.
Un'iniziativa quella voluta dal presidente dell'OMCeO Roma accolta con unanime favore dagli intervenuti, salutata come importante occasione di ascolto e confronto con l'istituzione ordinistica. "Siamo un Ente che la legge pone a tutela della collettivita' e della professione medica", ha ricordato Lavra. "Richiamarsi sempre ai principi dettati del codice deontologico significa proprio tutelare il cittadino-paziente e assicurargli le migliori cure possibili. Il compito di far osservare tali principi e' connesso al ruolo del direttore sanitario che quindi deve essere pienamente rivalutato e deve poter contare sull'Ordine per confrontarsi ed essere affiancato nel suo operato, affinche' sia libero da condizionamenti impropri", ha concluso.
(leggi il comunicato ufficiale)
(leggi il comunicato ufficiale) (Wel/ Dire)