(DIRE) Roma, 4 lug. - L'organizzazione delle strutture sanitarie "in un'ottica di prevenzione di fatti lesivi della salute dei pazienti". Di questo, e non solo, ha parlato nel suo intervento Valeria Raimondo, avvocato penalista, nonche' consulente giuridico-deontologico dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO), in occasione dell'incontro del presidente Giuseppe Lavra con i direttori sanitari.
Proprio la centralita' dell'organizzazione dei presidi sanitari, rimessa ai direttori, ha detto l'avvocato, "cui si rifanno diverse disposizioni del Codice deontologico, ha trovato una recente affermazione anche nel sistema delineato dalla legge Gelli, che, come noto, ha riformato il regime di responsabilita' civile e penale degli operatori sanitari". Alla luce delle disposizioni contenute nella legge Gelli "e' opportuno anticipare la soglia dell'intervento preventivo, allo scopo di intercettare situazioni organizzative potenzialmente idonee ad esporre i pazienti a rischi, cosi' scongiurando il prodursi di eventi lesivi della salute dei cittadini e le correlate responsabilita' in capo a coloro che hanno operato in concreto e organizzato il presidio. Questa e' quindi la ratio dell'intervento dell'Ordine dei Medici e dell'avvio del confronto con i direttori sanitari operanti sul territorio su temi trasversali, allo scopo di individuare soluzioni ai problemi piu' ricorrenti, nell'interesse dei pazienti, cosi' garantendo una piena e omogenea attuazione del Codice deontologico".
(Gas/ Dire)