(DIRE) Roma, 26 giu. - La Terra dei Fuochi al centro dell'intervento di Giovanni Pietro Ianniello, presidente dell'Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri di Benevento e direttore del dipartimento di Oncologia dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del convegno 'Ambiente e salute - Aria, acqua, suolo, alimenti: conoscere per prevenire'.
Qualche giorno fa il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, ha detto che nella Terra dei Fuochi ci si continua ad ammalare e a morire... È cosi'? 'Credo che sul problema della Terra dei Fuochi ci siano una serie di punti interrogativi ancora da chiarire, perche' non e' possibile che un non medico, ma un politico, un sacerdote o una mamma dichiarino che nella provincia di Napoli sono morti 20 bambini nei primi tre mesi dell'anno per tumore dell'encefalo, mentre poi se si vanno a vedere i dati sono stati ricoverati in quel periodo e per quella causa neppure 7 bambini in tutta la regione Campania'. Secondo Ianniello c'e' quindi 'un po' di confusione. Noi abbiamo dei dati importanti nel Registro tumori della Campania che copre quasi il 72-73% della popolazione campana a fronte di una media nazionale che si attesta intorno al 60%- ha spiegato- E questa mancata copertura al 100% e' dovuta al fatto che due registri tumori, quelli di Benevento e Avellino, ancora non sono maturi per il vasto numero di cittadini, mentre quelli della Napoli Centro ancora non sono maturi per una serie di problemi tecnici'.
Dall'analisi di questi Registri tumori, si evidenzia che 'in alcune zona della Campania vi e' un eccesso di alcune patologie tumorali negli adulti- ha proseguito Ianniello- ma tutti questi dati non sono cosi' sconvolgenti come si immaginava potessero essere. C'e' un eccesso di mortalita', ma questa e' legata ad una serie di fattori come il deficit assistenziale, il ritardo diagnostico collegato ad una mancata visione di programmi di screening e i livelli socio culturali molto bassi. All'ultimo Congresso Asco (Societa' americana di Oncologia Clinica, ndr) e' stato presentato uno studio dei colleghi dell'Istituto Pascale di Napoli in cui si e' visto come, a parita' di condizioni cliniche, uno dei fattori determinanti sull'outcome del paziente e' rappresentato proprio dalla sua situazione socio economica'.
Quando parliamo della Terra dei Fuochi, ha quindi sottolineato l'esperto, parliamo di una zona in cui 'ci sono notevoli difficolta' di tipo socio economico e non e' sempre facile capire se questo aumento di mortalita' sia legata ad un reale aumento di tumori o ad un difficile trattamento del tumore stesso'.
Ultimamente pero' e' venuto fuori un dato 'molto importante' che e' quello dei bambini, che hanno 'un impatto mediatico notevole'. Ha proseguito Ianniello: 'Devo dire che, come uomo, ho visto con disgusto fotografie e gigantografie di bambini portati in processione per protestare contro la problematica della Terra dei Fuochi. Questi sono problemi che vanno risolti e non vorrei che qualcuno ci speculi sopra. Abbiamo i dati del Registro tumori infantili, che e' il piu' grande d'Italia, che copre la popolazione infantile della regione Campania al 100% e sono quasi 1 milione 250mila i bambini esaminati. Bene: nelle fasce d'eta' 0-14 anni e 15-19 anni non c'e' in nessuna provincia della Campania un aumento di incidenza e di mortalita' per tumori. C'e' solo un eccesso di incidenza dei tumori della tiroide in tutta la regione di 7 casi l'anno, che pero' sono spalmati in tutta la regione, cioe' non c'e' un eccesso nella Terra dei Fuochi. E per fortuna nei 5 anni presi in esame non c'e' stata nessuna morte per tumori della tiroide perche' non tutti i tumori di piccole dimensioni e' a buona prognosi'.
Ma e' stato fatto anche uno sforzo ulteriore, grazie a uno studio 'soltanto limitato alla Terra dei Fuochi- ha spiegato Ianniello- e questo e' importante perche' in quella Terra incide il 60% della popolazione infantile della Campania nella fascia 0-19 anni. Ebbene anche la Terra dei Fuochi, presa in considerazione da sola, non vi e' nessun aumento statisticamente significativo dell'incidenza e della mortalita' dei tumori nella fascia d'eta' presa in esame'. Non solo, e' stata fatta anche un'ulteriore sotto analisi: 'All'interno della Terra dei Fuochi sono state suddivise nelle 4 Asl di appartenenza (Caserta, Napoli 1, Napoli 2, Napoli 3 e Napoli Centro), ebbene anche questa suddivisione per micro aree geografiche non ha evidenziato nessuna differenza statisticamente significativa per quanto riguarda l'incidenza e la mortalita' di tumori in eta' pediatrica e adolescenziale'.
(Cds/ Dire)