(DIRE) Roma, 26 giu. - "Se dobbiamo smettere di andare in motorino a Roma? Diciamo non soltanto a Roma... Alcune citta' risentono molto del traffico veicolare, in particolare per quanto riguarda la produzione di particelle ultra fini. È chiaro che i motociclisti sono piu' vulnerabili non avendo un ambiente che li protegga dall'esterno". Risponde cosi' Andrea Magrini, professore associato di Medicina del Lavoro presso l'Universita' degli studi di Roma Tor Vergata, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del convegno 'Ambiente e salute - Aria, acqua, suolo, alimenti: conoscere per prevenire'.
"I cittadini- ha proseguito Magrini- dovrebbero sapere che l'utilizzo del mezzo privato per gli spostamenti dovrebbe essere limitato alla necessita', ma certamente servirebbero servizi pubblici efficaci che consentano un'alternativa valida.
Ovviamente l'automobile deve essere ben manutenuta per non inquinare e, in parte, ci si puo' proteggere con l'utilizzo del ricircolo all'interno dell'auto stessa".
In auto le cose che non bisognerebbe fare sono tante, a partire "dal non fumare e dal non utilizzare il cellulare- ha sottolineato il professore- messaggi che dovrebbero essere diffusi nella popolazione. Per quanto riguarda il fumo, in particolare, la persistenza delle particelle prodotte dalla combustione non si limita soltanto al momento del fumo della sigaretta ma permangono per molte ore all'interno dell'abitacolo. Quindi nell'auto si possono concentrare sostanze che permangono per esempio anche quando i figli o altre persone entrano in macchina".
L'autobus e' il mezzo piu' sicuro dal punto di vista dei rischi sulla salute? "Sicuramente se l'autobus percorre corsie preferenziali espone meno le persone che lo utilizzano- ha risposto Magrini all'agenzia Dire- Ma se l'autobus entra nel circolo del traffico tradizionale, allo stesso modo di un'automobile o di qualsiasi altro mezzo di trasporto espone le persone alle particelle ultra fini". Metro e polveri pesanti... Qual e' la situazione? "Tradizionalmente le metropolitane che percorrono una strada sotterranea lontana dal traffico urbano sono protette per quanto riguarda l'esposizione a particelle di piccolissime dimensioni- ha fatto sapere ancora l'esperto- ma nelle metropolitane tradizionalmente sono presenti particelle di dimensioni piu' grandi legate all'attivita' del mezzo, come quella dei freni o alla presenza di particelle che contengono metalli, in particolare ferro".
Ma qual e' livello di inquinamento a Roma? E' piu' preoccupante rispetto ad altre citta'? "Fortunatamente la citta' di Roma usufruisce dei benefici di diluizione provenienti dalle correnti d'aria che tradizionalmente la caratterizzano rispetto ad alcune citta' del nord- ha risposto ancora l'esperto- È un livello di criticita' che dipende anche dalle condizioni climatiche specifiche del momento, che possono determinare in alcuni momenti dell'anno una maggiore concentrazione dello smog prodotto dalle macchine circolanti".
Come si risolve il problema dell'inquinamento nelle strade? "Bisogna trasformare un problema in un'opportunita'- ha suggerito il professore di Medicina del Lavoro di Tor Vergata- nel senso che se il trasporto pubblico funziona contribuisce a gestire meglio i tempi di percorrenza casa-lavoro o gli spostamenti dei cittadini, abbattendo notevolmente il traffico. Questo e' un problema che riguarda Roma da moltissimi anni e serve una politica globale che in qualche modo vada a incidere su quello che e' un progetto che attualmente ancora non ha trovato una soluzione vincente".
Intanto, non si e' tranquilli neppure in casa con l'aria condizionata... "Gli ambienti chiusi, di solito, possono essere protettivi dall'esterno ma spesso negli stessi si vanno ad annidare altre rischi, che possono per esempio essere legati alla produzione di particelle presenti nell'ambiente di vita: dalle combustioni della cucina- ha concluso Magrini- alla polverosita' legata a una cattiva igiene ambientale del luogo stesso".
(Cds/ Dire)