(DIRE) Roma, 1 giu. - La disfunzione erettile è un problema particolarmente delicato di cui gli uomini fanno fatica a parlare senza sentirsi in imbarazzo o in qualche modo giudicati dal proprio interlocutore, anche se si tratta di un medico: eppure l'impotenza sessuale può essere un campanello d'allarme della presenza di gravi patologie come ipertensione, cardiopatie e sindrome metabolica. Tra i fattori di rischio che possono causare disfunzione erettile, l'obesità, l'uso di psicofarmaci, il consumo di alcol, tabacco e droghe ma anche il diabete.
L'Associazione Medici Endocrinologi (Ame) spiega come scoprire, rispondendo a 5 semplici domande, lo stato della propria funzionalità erettile: tutte le informazioni sono contenute all'interno del corso Fad dal titolo "Disfunzione erettile: diagnosi e terapia". Responsabile scientifico del corso, il professor Vincenzo Toscano, presidente Ame e docente ordinario di Endocrinologia presso l'Università La Sapienza di Roma.
Per un uomo parlare di disfunzione erettile è particolarmente difficile, principalmente per l'imbarazzo e senso di inadeguatezza che spesso ne deriva. Eppure, è un problema più diffuso di quanto si possa pensare: arriva a colpire quasi il 13% dei maschi italiani. Per questo, in occasione della campagna #Controllati - Mese per la prevenzione urologica nell'uomo, promossa dalla Siu (Società Italiana Urologia) a partire dall'1 giugno, il provider Ecm 2506 Sanità in-Formazione, in collaborazione con l'Associazione Medici Endocrinologi (Ame) e Consulcesi Club, ha realizzato il corso Fad (Formazione a Distanza) dal titolo "Disfunzione erettile: diagnosi e terapia", on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it.
È fondamentale, infatti, che i medici siano adeguatamente formati per trattare con la dovuta sensibilità un tema tanto delicato, soprattutto in un contesto dove gli uomini che soffrono di disfunzione erettile sono restii a parlarne persino con la propria partner: secondo dati diffusi dall'Associazione Medici Endocrinologi, infatti, anche a diversi mesi dall'insorgere del disturbo, meno della metà degli uomini (il 47,9%) ne discute apertamente con la propria compagna, e addirittura solo un terzo (il 33,6%) si rivolge a un dottore. Un atteggiamento che può essere umanamente comprensibile, ma che rischia di avere pesanti conseguenze non solo sulla vita di coppia ma anche sulla salute: questo perché la disfunzione erettile può essere un campanello d'allarme di patologie molto gravi quali: 1. Cardiopatia ischemica; 2. Ipertensione; 3. Diabete mellito; 4. Dislipidemia; 5. Sindrome metabolica. Tra i fattori di rischio che possono provocare l'insorgere della disfunzione erettile troviamo l'obesità, il consumo di tabacco, alcol e droghe, l'uso di farmaci anti-ipertensivi e di psicofarmaci ma anche disturbi come il diabete e la depressione.
Ma come valutare in maniera analitica lo stato della funzionalità erettile? L'Ame illustra l'Iief (International Index of Erectile Function), un questionario disponibile in 5 o 15 domande per investigare i diversi aspetti della sessualità. - LE 5 DOMANDE - 1. Negli ultimi sei mesi come è stata la sua capacità di raggiungere e mantenere l'erezione? 2. Negli ultimi sei mesi dopo la stimolazione sessuale quanto spesso hai raggiunto un'erezione sufficiente alla penetrazione? 3. Negli ultimi sei mesi durante il rapporto sessuale quanto spesso è riuscito a mantenere l'erezione dopo la penetrazione? 4. Negli ultimi sei mesi durante il rapporto sessuale quanto è stato difficile mantenere l'erezione fino alla fine del rapporto? 5. Negli ultimi sei mesi quando ha avuto un rapporto sessuale quanto spesso ha provato piacere? Sommando i punteggi ottenuti (da 0 a 5), si ottiene il risultato finale che spazia da "disfunzione erettile grave" a "normale attività sessuale".
(Wel/ Dire)