(DIRE) Roma, 19 gen. - Non è facile far comprendere ai bambini l'importanza della cura dei propri occhi e convincerli a tenere in ogni occasione comportamenti corretti. Oltre al fastidio di indossare gli occhiali, inoltre, alcuni possono considerarli un accessorio che li fa sentire diversi. Ma tenere sotto controllo la vista fin dai primi anni di età è importante per diagnosticare i più comuni difetti, dalla miopia al cosiddetto 'occhio pigro', che se affrontati per tempo sono trattabili senza conseguenze.
Nasce per questo il progetto 'Guarda che bello', con il patrocinio di Aimo (Associazione Italiana Medici Oculisti) e ministero della Salute, che coinvolgerà oltre 2.300 scuole dell'infanzia e primarie in tutta Italia mettendo più di 4.600 kit a disposizione gratuitamente di insegnanti e famiglie con attività giocose e strumenti didattici per portare l'attenzione dei bambini sul mondo di luce e colori che si apre ai loro occhi e sensibilizzarli sui corretti comportamenti visivi.
"Attraverso una guida per gli insegnanti, con spunti per attività didattiche da svolgere in classe- fanno sapere i promotori del progetto- un libro per le famiglie scritto da Annalisa Strada e illustrato da Studio Bozzetto e 4 divertenti brevi cartoon, 'Guarda che bello' fa comprendere in modo giocoso l'importanza dei corretti comportamenti per la salvaguardia della vista. Ludovico e Regina, due fratelli in cui i bambini possono identificarsi, e SuperGeko, il magico animaletto parlante esperto di vista, accompagnano insegnanti, famiglie e bambini attraverso il percorso didattico, proponendo storie divertenti e importanti informazioni su come comportarsi per assicurare ai bambini una corretta visione". Tutte le classi che aderiscono all'iniziativa sono inoltre invitate a partecipare a un divertente concorso ludico-educativo e creativo che mette in palio per le scuole materiali per la didattica e la psicomotricità. Partecipando al concorso, infine, le classi avranno modo di contribuire al progetto benefico 'Ridare la luce' a favore di Paesi dove i problemi visivi sono più gravi.
(Wel/ Dire)