(DIRE) Roma, 18 gen. - Il 50% delle persone scopre di essere Hiv positiva con una diagnosi tardiva, in una fase di malattia avanzata, quando l'immunità è già fortemente compromessa, e per di più con il timore di aver inconsapevolmente trasmesso l'infezione ad altre persone. 'Facciamolo rapido' è il titolo del nuovo progetto che vede, ancora una volta, la stretta collaborazione tra l'Istituto Nazionale Malattie Infettive-Inmi Spallanzani di Roma e Anlaids Lazio sul tema prevenzione dell'infezione da Hiv. Si offre la possibilità di eseguire il test gratuito salivare anche presso la sede Anlaids vicino alla Stazione Termini e in 20 minuti avere una risposta ed eliminare ogni dubbio. Un iniziativa per sensibilizzare ed educare a fare il test periodicamente anche in un luogo non 'sanitario'. Lo spot 'Svegliati e fai il test' presentato all'ultima giornata mondiale contro l'Hiv, curato da Anlaids e girato allo Spallanzani, continua a ribadire l'importanza della diagnosi precoce: un gesto semplice grazie ad un test anonimo, accurato e rapido oltre che gratuito. Il video ha ottenuto in un mese oltre 60.000 visualizzazioni sui social https://www.youtube.com/watch?v=SHF06oyGvFg. 'Facciamolo rapido' promosso da Inmi Spallanzani e Anlaids Lazio onlus è un nuovo progetto per dare un'ulteriore opportunità di accesso al test Hiv. Sarà infatti possibile effettuare gratuitamente e in forma riservata un test rapido su fluido orale presso la sede di Anlaids Lazio, in via Giovanni Giolitti 42 (zona Termini/Laziali) il secondo e il quarto giovedì di ogni mese a partire dal 19 gennaio. Il risultato del test sarà comunicato da un medico dell'Inmi Spallanzani dopo 20 minuti. Per info: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 allo 06 4746031.
Verrà inoltre offerta una consulenza individuale e fornite le informazioni sul rischio di trasmissione, sulle misure di prevenzione dal contagio da Hiv e di altre infezioni trasmesse sessualmente, ma non sarà rilasciato il referto dell'esame. Se necessario, si potranno svolgere ulteriori esami presso lo Spallanzani. "Prevenzione ed informazione sono rilevanti quanto clinica e ricerca per debellare la patologia- evidenzia Marta Branca, direttore generale dell'Inmi Spallanzani- Il numero di malati affetti da Hiv/Aids e dei sieropositivi che vengono seguiti nel nostro Istituto è considerevole, pertanto ci impegniamo con sempre maggior determinazione in tutte le iniziative utili a prevenire la trasmissione del virus oltre che curare una patologia diventata cronica-degenerativa". Si stima che circa il 15% della popolazione con infezione da Hiv non sia a conoscenza del proprio stato, e che da questo gruppo di persone abbia origine circa la metà dei nuovi casi di infezione. "Fare il test- sottolinea il presidente Anlaids Lazio, Massimo Ghenzer- è il più grande gesto di responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri. Permettere di poterlo eseguire non solo nelle strutture ospedaliere è sicuramente un mezzo per incrementarne gli accessi rispettandone i requisiti scientifici grazie alla presenza dei medici dello Spallanzani". Allo Spallanzani è sempre disponibile l'ambulatorio del centro di riferimento Aids 'Stanza 13'.
(Wel/ Dire)