(DIRE) Roma, 18 gen. - "Regione Lazio ed Aziende Sanitarie ed Ospedaliere hanno escluso dal processo di stabilizzazione diversi Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari per presunte irregolarità nei contratti all'epoca dell'assunzione oppure per fantasiose interpretazioni di funzionari che ritengono alcuni contratti all'epoca stipulati non ricadenti nelle fattispecie previste.
Quanto sopra è inaccettabile perché carenze o errori dell'amministrazione su contratti stipulati un decennio fa e rinnovati regolarmente ogni anno, non possono in ogni caso ricadere su dipendenti che svolgono la loro attività da tanti anni permettendo il mantenimento dei Lea e l'assistenza ai cittadini che in loro assenza non sarebbero in alcun modo garantiti. Rinnovata la richiesta alla Regione Lazio di un sollecito incontro per una rapida soluzione e aumentare con la dovuta urgenza i posti riservati in modo proporzionale al numero di tutti i contratti esistenti e rinnovati, questa O.S. si riserva l'apertura di uno stato di agitazione in vista di una proclamazione di uno sciopero da espletare nella prima decade di febbraio p.v. e denunce presso le competenti autorità giudiziarie qualora perdurasse l'assenza di relazioni sindacali e non si risolvesse la grave situazione di ingiusta differenzazione tra portatori dei medesimi diritti".
Così in un comunicato Cimo Settore Specifico Associazione Medici del Territorio e Co.Si.P.S. - Coordinamento Sindacale Professionisti della Sanità.
(Wel/ Dire)