(DIRE) Roma, 12 gen. - A qualche ora di distanza dai fatti di cronaca di Nola, il presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani ricollegandosi alle considerazioni dei giorni scorsi, ha voluto fare una riflessione più approfondita e ponderata. "Faccio fatica a capire se i medici dell'Ospedale di Nola sono eroi, o incapaci, o persino delinquenti- si legge in una sua dichiarazione riportata dal sito della Fnomceo- Se sono eroi perché sospenderli? Sono forse loro i responsabili di un Pronto Soccorso strapieno (come la stragrande maggioranza dei Pronto Soccorso), dell'indisponibilità di posti letto (non si riesce più a tener conto di quanti ne siano stati tagliati nel tempo), dell'epidemia di influenza (quest'anno più aggressiva), della mancanza di barelle? In un contesto in cui la politica, una non equa ripartizione delle risorse in sanità, le carenze strutturali, la disorganizzazione, non solo creano situazioni come quelle agli onori della cronaca di questi giorni, ma soprattutto condizionano e inquinano un ambiente lavorativo in cui medici e infermieri operano in grave sofferenza, con spirito di abnegazione, perché devono essere i medici della prima linea a pagare? A quando i livelli essenziali dell'organizzazione?".
(Wel/ Dire)