(DIRE) Roma, 23 feb. - "No alle discriminazioni. I precari atipici hanno gli stessi diritti di quelli a tempo determinato, soprattutto in alcuni settori fondamentali come la sanità". Così, il Segretario Regionale Vicario CIMO Lazio, Renato Andrich, commenta il provvedimento di legge sulla P.A della ministra per la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, sottolineando che in questo modo "vengono discriminati i precari più svantaggiati a lavoro flessibile, che non hanno la possibilità di essere assunti da una graduatoria di concorso pubblico".
CIMO Lazio ricorda che "si ripresenta la stessa discriminazione già operata dal DPCM/2015 poi solo parzialmente superata con la legge 208/2015. E' una vergogna - afferma Andrich - perché questi precari tengono in piedi ciò che resta del Sistema Sanitario Nazionale che nell'ultimo decennio è stato devastato da un depauperamento progressivo di risorse umane".
"La ministra Madia sappia che questi precari operano in questa umiliante condizione da moltissimi anni e che non riescono, troppo spesso, ad assumere la responsabilità di formare una famiglia come vorrebbero, solo per tale condizione. Sanare la loro posizione, vorrebbe dire sanare per intero la piaga del precariato senza indugiare in odiate discriminazioni" conclude il segretario Regionale Vicario CIMO Lazio.
(Wel/ Dire)