(DIRE) Roma, 23 feb. - "Serve coerenza, il Direttore Generale del San Camillo di Roma faccia chiarezza: il diritto delle donne di interrompere la gravidanza è forse più urgente delle altre prestazioni mediche essenziali?". Così il segretario regionale vicario Cimo Lazio, Renato Andrich, commenta la decisione di bandire un concorso per ginecologi non obiettori di coscienza nell'Ospedale romano, aggiungendo che "il diritto delle donne ad abortire, sancito dalla legge 194, è sempre stato rispettato, pur se ricorrendo a contratti di lavoro atipici, mentre ogni giorno al San Camillo, così come negli altri Ospedali del Lazio, viene violato il diritto dei cittadini ad avere in tempi utili esami diagnostici o interventi terapeutici essenziali, a causa delle drammatiche carenze di personale medico".
"Che non si facciano due pesi e due misure- aggiunge Andrich- ora ci aspettiamo altrettanta solerzia nell'assicurare l'assunzione di personale medico nei servizi da cui dipende la vita dei cittadini del Lazio".
(Wel/ Dire)