(DIRE) Roma, 14 feb. - "Il medico è tenuto a rispettare la volontà del paziente. Il paziente non puo' esigere dal medico trattamenti sanitari contrari a norme di legge, alla deontologia professionale e alla buone pratiche clinico-assistenziali". Con questa riformulazione, di un emendamento Pd e di un emendamento Fi, la commissione Affari sociali ha modificato il comma 7 dell'articolo 1 del testo base sul testamento biologico.
Il comma 7 inizialmente cosi' recitava: "Il medico è tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente e in conseguenza di ciò è esente da responsabilità civile o penale". La modifica è stata introdotta per venire incontro alle richieste di alcuni deputati di area cattolica che temevano che la formulazione originaria potesse aprire a pratiche di eutanasia.
Contrarietà alla riformulazione era stata espressa dalla deputata M5s, Silvia Giordano. "Attenzione-aveva spiegato- a introdurre la deontologia professionale in una norma di legge, anche perché si introduce la deontologia professionale in senso lato che puo' essere quella del medico o quella dell'infermiere. Tra l'altro il codice deontologico puo' essere modificato e sappiamo che decide una cerchia ristretta di medici e non un'aula parlamentare. L'incognita e' che noi non sappiamo come potrà cambiare un domani il codice deontologico".
Contraria anche la deputata di Sinistra italiana Marisa Nicchi. Perplessità l'hanno espressa pure Raffaele Calabro' (Ap) e Gian Luigi Gigli (Des-Cd) che si sono detti d'accordo, sorprendendo gli altri colleghi in commissione, con la deputata M5s. Gigli ha osservato che "il Codice deontologico per sua natura è deciso da umori Omceo", l'Ordine dei medici. Calabro' si è detto "poco convinto di inserire in norma di legge la deontologia professionale perché le norme deontologiche possono cambiare".
(Wel/ Dire)