(DIRE) Roma, 7 feb. - Un italiano su due non fa prevenzione del rischio cardiovascolare. Mettendo a rischio la propria salute. La metà di questi "inconsapevoli" scopre infatti di avere livelli di colesterolo preoccupanti. Per questo si è tenuto l'incontro stampa per presentare il Mese del Cuore, iniziativa di prevenzione rivolta ai consumatori e promossa in collaborazione con il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, e con l'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Dopo il successo dello scorso anno a Roma l'iniziativa arriva a Milano, con tre fine settimana di visite gratuite offerte alla cittadinanza presso i chiostri dell'Università Cattolica. Nella prima esperienza, condotta al Policlinico Gemelli nel settembre 2016, i cittadini hanno potuto effettuare check up gratuiti e ricevere una valutazione dei fattori di rischio individuali. È stato condotto uno screening finalizzato a verificare il grado di consapevolezza delle persone rispetto al rischio delle malattie cardiache e all'importanza della prevenzione. Ed è emersa la fotografia di un Paese che risponde alle campagne di prevenzione gratuita ma che ha ancora molto da imparare sugli stili di vita collegati a longevità e qualità della vita.
Lo screening del Mese del Cuore ha riguardato circa 1.200 persone, dai 18 ai 90 anni, a cui si aggiungono i risultati di oltre 26.000 utenti registrati al portale viaggioalcuoredelproblema.it, dove è stato messo a disposizione un percorso formativo e test di autovalutazione dei sette principali fattori di rischi cardiovascolare: pressione arteriosa, indice di massa corporea, colesterolo, dieta equilibrata, esercizio fisico, fumo e glicemia. Nel complesso i dati offrono l'immagine di un Paese ancora sospeso fra la consapevolezza dell'importanza della prevenzione e la sottovalutazione del valore di controlli periodici, a tutte le età. Due persone su 3 (38%) del campione analizzato, infatti, non avevano misurato il colesterolo nell'ultimo anno: di questi, la metà (50%) non era consapevole di avere valori fuori dalla norma con livelli di colesterolo sopra i 200 mg/dl. Inoltre, il 61% delle persone valutate sono risultate con valori alti di pressione arteriosa e il 56% in sovrappeso, quindi oltre 1 su 2 del campione analizzato.
Le osservazioni hanno inoltre permesso di confermare come il colesterolo di chi fa attività fisica regolare sia nettamente più basso, così come quello di coloro che hanno un regime alimentare equilibrato. Nonostante questo, più della metà delle persone coinvolte nei check up ha dichiarato di non seguire una dieta equilibrata (52%) e di non fare regolarmente attività fisica (53%). Ancora tanti i fumatori: il 24% del campione non rinuncia alle sigarette, un dato preoccupante che testimonia quanto ancora sia necessario investire in campagne di sensibilizzazione sul tema, essendo ormai incontrovertibile il nesso fra fumo e malattie cardiovascolari.
Il Mese del Cuore arriva, dunque, a Milano a marzo e a settembre replicherà a Roma. Il progetto si avvale del team specialistico, coordinato dal professor Francesco Landi, docente della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica e geriatra presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, che da anni è impegnato sul piano scientifico e didattico su temi legati alla prevenzione e all'identificazione dei fattori associati a una longevità "di successo".
"Un corretto stile di vita può aiutare a controllare in modo sostanziale i fattori di rischio per lo sviluppo di importanti patologie- afferma Landi- Iniziative di sensibilizzazione come il Mese del Cuore possono contribuire ad una maggiore consapevolezza degli italiani sul tema prevenzione. È sufficiente un semplice check up per valutare la correttezza delle proprie abitudini di vita e ricevere preziosi consigli su come vivere in modo più sano e più a lungo. L'estensione del progetto con la tappa di Milano è un segnale concreto del successo di questa iniziativa".
(Wel/ Dire)