(DIRE) Roma, 19 dic. - "Le contraddizioni gestionali della sanita' targata Nicola Zingaretti oramai sono tanto evidenti quanto scevre da politiche omogenee dettate al settore pubblico e a quello privato. Il commissario Zingaretti ha vincolato le strutture private accreditate ad avvalersi esclusivamente di figure professionali strutturate con un rapporto di lavoro dipendente regolato dal cosiddetto Ccnl sottoscritto dalle realta' sindacali sia dei lavoratori che delle strutture datoriali. Pena il mancato accreditamento. Cosi' non e' per la sanita' pubblica che brulica di contratti atipici". E' quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma che ci tiene ad aggiungere: "Condividiamo appieno questi principi imposti dalla Regione alle strutture accreditate quanto pero' critichiamo fortemente la discriminazione che viene fuori dall'analisi dettagliata delle strutture pubbliche dove c'e' un fiorire di contratti precari e a tempo parziale che non lesinano l'intermediazione di manodopera. Vogliamo rimarcare il ricorso indiscriminato alle cooperative e onlus che sta dilagando al Policlinico Umberto I, all'Asl Roma 1 e all'Ares 118".
"In particolare- aggiunge Fials- nell'Asl Roma 1 e' stato assegnato un appalto in cui i servizi vengono retribuiti 19 euro l'ora per ogni infermiere fornito dalla cooperativa pero' al lavoratore arrivano in mano solo 9 euro lordi. E' chiaro che questa remunerazione non e' coerente con il decreto regionale e non rispetta altrettanto il contratto nazionale di lavoro perche' prevede pure una penale di 2 mila euro qualora il lavoratore decida di rescindere il contratto senza dare il preavviso di 45 giorni. Ammettiamo che tale stato lavorativo e' altamente discriminatorio, vorremmo quindi che venga modificato e adeguato coerentemente: che i dettati regionali siano validi sia per la sanita' pubblica che privata".
"Questa valutazione fa emergere quanto il panorama sanitario laziale sia convulso tanto che non convince neppure l'uscita dal commissariamento, benche' sia stabilita per il 31 dicembre 2018 perche' e' lampante- conclude la nota Fials- da parte della Regione Lazio e del governatore Zingaretti la noncuranza del valore dei soldi pubblici".
(Wel/ Dire)